… già …
… pare così …
…
massì …
… quei fottutissimi bar fetidi ed invivibili …
… "aromatizzati" di whiskey …
… talmente "aromatizzati" da inciuccarsi al semplice … "ciao ràga … tutti già qua" …?
… e spesso anche di polvere da sparo …
… talvolta, sì …
… ma dove poi, alla sera …
… alla fine alla fine …
… ci si divertiva tutti quanti …
… e si ballava …
… o al massimo ci si menava un po' … ecco!
… quei fottutissimi bar fetidi ed invivibili …
… "aromatizzati" di whiskey …
… talmente "aromatizzati" da inciuccarsi al semplice … "ciao ràga … tutti già qua" …?
… e spesso anche di polvere da sparo …
… talvolta, sì …
… ma dove poi, alla sera …
… alla fine alla fine …
… ci si divertiva tutti quanti …
… e si ballava …
… o al massimo ci si menava un po' … ecco!
Siamo
proprio all’inizio …
…
l’inizio di ogni cosa …
Erano
i primi vagiti del 1900, infatti … quando i pianisti neri nel Texas cominciarono
a sviluppare una forma più veloce e ritmata di quella musica che da sempre
hanno nell’anima … e che si portano dentro dai tempi delle traversate
atlantiche incatenati nelle stive … e che sbarcati negli immensi campi di
cotone … poi chiamarono “tristezza” … il blues.
Lo
scopo stavolta … era però appunto d’intrattenere la gente nei juke joints,
dicevamo.
Questi
localacci ricavati nei polverosi accampamenti dei lavoratori della cosiddetta …
“corsa verso il West” … ad esempio nei pressi dei cantieri delle prime linee
ferroviarie “trans-ogni-direzione” (… vedete l’importanza dell’orizzonte, ogni
santa cazzo di volta?).
Spesso
persino sui treni c’era un pianista (il massimo della … poesia … insomma … per
essere “romantici”).
È
caratterizzato da un accompagnamento di basso … eseguito con la mano sinistra …
il cosiddetto basso ostinato, propriamente detto … e da (ecco l’altra geniale
innovazione) … trilli ed abbellimenti eseguiti con la destra (a velocità ancora
adesso considerata … “supersonica”).
Qualche
volta è denominato “eight to the bar” (“eight” sta ad indicare la suddivisione
della battuta in otto note del basso … ossia appunto la metrica classica del “blues”).
Le
due forme di basso più suonate con la mano sinistra sono il “walking bass” …
(quando avviene un “accento forte” di tutti e quattro i tempi di battuta …
generalmente addirittura rafforzandoli attraverso l’esecuzione sull’ottava
superiore … in uno stile “fluido” che ricorda inequivocabilmente il susseguirsi
dei passi … da “walking”, che vuol appunto dire “passeggiare”. Per intenderci è
il normale incedere a “saltelli” delle linee di contrabbasso del jazz) … ed il “rolling
bass” … (stile più “rotondo” … meno saltellante, insomma … ed “omogeneo” …
visto che il termine “rolling” vuol appunto dire “rotolamento”. In pratica è il
normale incedere del basso nelle partiture blues. L’effetto finale è una sorta
di sequenza “a rullo”, tant’è che spesso viene anche chiamato “effetto
strisciato”).
A
quei tempi questo nuovo tipo di musica fu designata con svariati nomi:
…
fast blues …
…
rolling blues …
…
the dozen …
…
shuffle …
…
fino alla famosa registrazione “Pinetop’s Boogie Woogie”.
In
questa composizione, infatti … che risale al 1928 (!) … Clarence Smith spiegava
come ballare … il “boogie woogie” appunto …!
La parola in sé, quindi … indicava dunque un modo di ballare, e grazie a Smith (che non saprà mai niente, perché morì poco dopo, 25enne … colpito da una proiettile vagante in una sparatoria) … questo genere musicale prese il nome di Boogie Woogie.
Per
i più le vere e proprie “origini” di questo termine sono misteriose.
L'Oxford
English Dictionary afferma ad esempio che consiste (molto semplicemente) nella
ripetizione “alterata” del termine Boogie (ripetuta appunto due volte) …
termine usato a partire dal 1913 per indicare i “rent party” … ossia feste di
intrattenimento non ufficiali (… diremmo quindi … di “periferia” … in contesti
un po’ “straccioni” … e “pagani” … hahahhahaha) … in occasione delle quali
veniva ingaggiato un pianista.
Si
può scrivere sia con lo spazio che con la lineetta fra i due termini.
L'origine
del boogie-woogie per pianoforte è incerta; sicuramente fu influenzata dal
genere Honky tonk, diffusosi nel sud degli Stati Uniti (le “Honky tonk” erano
le fabbriche abusive di gin al tempo del proibizionismo. Più tardi con il
termine si indicarono anche i bar dove venivano illegalmente servite bevande
alcooliche … normalmente frequentate dal sottoproletariato di colore … e col
tempo … anche la musica che qui vi veniva suonata per “accompagnare” gli stati d’animo
dei “consumatori”. È anch’esso uno stile musicale prettamente per pianoforte …
normalmente del tipo “verticale” … che poi fu utilizzato come colonna sonora
dei primi film muti comici – quelli da “torte in faccia”, per intenderci – ed
anche per i primi far-west. È il genere precursore del “ragtime” … a sua volta
progenitrice del jazz).
I
musicisti W.C. Handy e Jelly Roll Morton riferirono di aver sentito pianisti
interpretare brani in stile “Boogie-Woogie” ancora prima del 1910.
Secondo
Clarence Williams, questo stile fu inventato dal pianista texano George W.
Thomas.
Il
Boogie Woogie è … per concludere il discorso “etimologico” … un genere di
andamento rapido … con un accompagnamento ostinato del basso.
Nel
1938 Albert Ammons, Pete Johnson e Meade Lux Lewis, tre pianisti neri, vennero
scoperti da un bianco: John Hammond.
Per
la prima volta nella storia della musica … il “Boogie-Woogie” venne presentato …
ad un pubblico bianco (urca!) … nella famosa Carnegie Hall di New York …
…
da quel giorno è iniziato un vero e proprio boom.
Boom
che ha inserito questo nuovo stile musicale ai primi posti di tutte le vendite
discografiche.
Il
genere boogie-woogie ha finito così per essere suonato e ballato in tutti gli
USA.
Uno dei brani caratteristici del “Boogie-Woogie” è … “Honky Tonk Train Blues” (1927)… in cui il compositore … Meade Lux Lewis … imita con le sonorità prodotte dal pianoforte … addirittura un treno a vapore … (riuscendovi im maniera straordinaria, per altro).
“Honky
Tonk Train Blues” è considerato … il “punto di partenza del rock”:
…
ormai distante dal jazz …
…
troppo allegro rispetto al blues …
…
molto più fisico ed “indemoniato” dell’honky-tonk …
…
insomma pura musica da intrattenimento
…
ideale per “scatenare l’anima nelle feste pagane” … in pieno stile rock’n’roll,
insomma.
…
proprio così … già … la stramaledettissima “musica del Diavolo” …
… Meade Lux Lewis …
(Chicago 4 settembre 1905 - Minneapolis 7 giugno 1964)
… Clarence Williams …
(Plaquemine 8 ottobre 1898 - Queens 6 novembre 1965)
… Hersal Thomas …(fratello di George - ragazzo prodigio) …
(? 1909 - Chicago 3 luglio 1926)
… Albert Ammons …
(Chicago 23 settembre 1907 - Chicago 2 dicembre 1949)
… Pete Johnson …
(Kansas City 25 marzo 1904 - Buffalo 23 marzo 1967)
… ancora due cose:
… la prima … la storia del proiettile
vagante.
Beh, vi ricordate che addirittura Oscar Wilde rimase scioccato, durante un suo viaggio negli States … che davanti al pianoforte, in un saloon … giganteggiasse la scritta "Non sparate sul pianista"?
Beh, vi ricordate che addirittura Oscar Wilde rimase scioccato, durante un suo viaggio negli States … che davanti al pianoforte, in un saloon … giganteggiasse la scritta "Non sparate sul pianista"?
… la seconda: nel 1928 Clarence Smith … nel suo “Pinetop’s Boogie Woogie” … spiegava come ballare il boogie woogie con questo brano (l'abbiam già detto).
Bene … ascoltatelo bene … e chiudete
gli occhi.
Siete nel saloon? … coi cowboys? …
totalmente ubriachi? … sul punto lìlì per far scoppiare una rissa? … ed il
pianista ha iniziato a far roteare le dita sui tasti (non tutti i tasti …
alcuni tasti non ci sono più, se notate … perchè è un saloon della periferia,
questo! … ed anche il pianoforte lo è … diamine!).
Ed ecco che allora avviene la “magia” …
tutti ballano … così … invece che menarsi … iniziano a danzare … dimenandosi …
e a toccare i culi delle ragazze … per nulla “educande”.
Ecco: esattamente 50 anni dopo … quel
modo di ballare … quello stesso identico “sfogo primitivo e taumaturgico” … fu
battezzato … "pogo" … ma era già il 1977 … ed in giro … nei “Juke
Joints” e gli “Honky tonk” … ed i "saloon" dell’epoca … girava il “punk”.
… questi sono proprio … reperti fossili
del rock … credetemi … !!!
… hahahahahahahahahaha …
… non so voi … ma io mi emoziono a
sentire ste robe d'annata … dove in pratica devi rizzare le orecchie così per
cercare di distinguere almeno uno strumento dall'altro.
Fortissimi.
Mi ricordo tanti anni fa (non so se lo
fanno ancora) in radio … la Radio Rai (forse era Stereo Uno) facevano
tardissimo un programma di "reperti archeologici".
Beh … c'era il tizio che presentava che … almeno a sentirlo parlare … millantava una familiarità con dei nomi proprio strampalati tipo appunto questo … o … cazzo ne so … John Fitzegerald O'Brian Black Orchestra … no? (non cercatela … l’ho inventata appena adesso … hahahahahah)
Ti raccontava tutti i cazzi di ognuno di
loro … (nomi mai sentiti) … eppoi ti dava la chicca: il pezzo "Honky Tonk
Jazz Blue Night under the bluesy Moon" (faccio per dire) registrato all'Al Capone
Reastaurant … la sera dell'arresto del titolare (no?).
E quindi metteva su uno di quei mega disconi a "78" … ancora in carbone, magari.
Beh … praticamente sentivi un unico fruscio …
… scrcscrcscrhscrcscrrrhrhr …
… incredibile … lunghissimo … in cui dovevi poi davvero immaginarti gli strumenti quali fossero.
Alla fine sentivi lui …
… tutto compiaciuto …
… che diceva:
"… pezzo fantastico" …
… d'altronde …
… era o non era …
… la "musica del Diavolo" …
Hahahahahahahahahahahahahaha
… ma quanto mi piacciono i post con le foto in bianco&nero …
… ingiallite dal tempo …
… e dallo "zolfo" …
… ma vi scongiuro … non sparatemi addosso come farebbe un domenicano … della peggior Inquisizione …!!!
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