…
sempre Londra …
…
stavolta Malcom centra …
… eccome se centra …
… eccome se centra …
…
eppure Vivianne …
… ed
il Sex è praticamente il fulcro di ogni cosa …
Una
delle prime mosse di McLaren come manager fu di rinominare il gruppo.
Fra
le varie opzioni proposte c’erano …
… Le
Bomb …
…
Subterraneans (visto che la band che già si chiamava così ormai non esisteva
più) …
… Beyond e Teenage Novel …
Venne
anche scartato un certo “Damned” …
… che
finì per questo in mano a qualcun altro …
… con
medesimi intenti incendiari …
… (ma
questa è già tutt’altra storia) …
…
infine venne scelto …
…
“Sex Pistols” …
…
prendendo spunto da una maglietta venduta al “Sex” …
…
giocando sicuramente su tutta l’allusione naturale che può ingenerare un nome
del genere …
… ma
intendendo stavolta però: … LORO … “Loro sono le Pistole della mia guerra …
partita dal Sex” (… e quindi: il mio locale!).
Il
giornalista dell’NME, Nick Kent … che occasionalmente partecipava alle prove
del gruppo … col reclutamento di Rotten
sparì dalla circolazione …
[Johhny Rotten]
“…
Appena entrai nel gruppo lo guardai e dissi ‘No. Questo deve uscire’ … Non
scrisse mai una buona parola su di me …”
I Sex
Pistols però nascono male …
… già
in mezzo ad incomprensioni e litigi …
… con
Steve, Paul e Glen indirizzati verso le musiche di Iggy Pop, New York Dolls,
Faces ed MC5 …
… e
dall’altra John che invece andava matto per le stramberie à-la-Captain
Beefheart per intenderci (insomma … roba anche “impegnata” per certi versi).
Vigono
e persistono oltretutto … per gente come loro abituati ai rapporti “istintivi”
… quelle incomprensioni che a pelle erano sorte al primo incontro … a tal punto
che la leggenda narra come in realtà … il resto della band … scontenta
dell’entrata di Johnny … addirittura non si presentò neanche alle prime prove
al Crunchy Frog Pub … lasciando Lydon fuori ad attenderli tutta la notte …
Ma a
tessere le fila c’è quel furbacchione di McLaren … che fin da subito si impose
come mastermind/mentore/tutor dell’intero progetto … e per tale motivo ben
presto in rotta di collisione con la personalità senza compromessi di Rotten
stesso … che invece rivendicava il proprio ruolo … e le relative intuizioni …
come fossero appunto “centrali”.
[Johhny Rotten]
“… Malcolm e Vivienne erano veramente degli
imbroglioni. Avrebbero venduto qualsiasi cosa per guadagnare …”
Il
gruppo … trovata pertanto una sorta di “quadra” … iniziò quindi col provare delle
cover di canzoni dei
‘70’es.
… Fu
in quei giorni che … a seguito dei continui commenti di Jones sullo schifo di
denti che si ritrovava in bocca Lydon … Johnny fu soprannominato “Rotten” …
(“il marcio”).
Ma
siamo già all’autunno del 1975 … e comincia a fiorire il sottobosco di quella
scena di cui vi avevo già parlato, ricordate?
…
London SS …
… 101’ers di Joe Strummer …
…
Strangolatori …
…
Vibratori …
… e
compagnia bella, insomma.
Anzi!
È un
continuo pullulare di bands … tanto che proprio in questi giorni i Masters of
the Backside son già diventati “The Damned” … i The One Chords Wonderers si
trasformano in “Adverts” … gli “Eddie and the Hot Rods” sembrano già i numeri
uno … e da lì a breve, dalla costola dei “London SS” (… i già mitici London SS)
… prenderanno forma due bands destinate a scrivere anch’essi pagine memorabili
della storia che vi sto raccontando: “The Clash” (voglio dire) … e “The Generation X” (con un
certo Billy Idol alla voce … non so se vi dica qualcosa anche quest'altro nome).
Verso
la fine dell’anno i Sex Pistols cominciano a comporre i primi brani originali …
…
niente più covers, insomma …
… e
fra questi spiccano “Pretty Vacant” …
…
“Seventeen” …
… o
quell’inno metropolitano che era già diventato “Submission”
(… e
che per una personale “licenza poetica” io adoro sempre trascrivere …
“Sub-Mission” … ognuno c’ha le sue fisime … cosa volete?).
Proprio
su questa onda emotiva …
… e
proprio in quel periodo …
… al College “St.
Martin’s School” …
…
nella zona nord di Londra …
…
avviene il primo concerto con il nome “Sex Pistols” …
…
grazie anche all’opera di Glen che all’epoca studiava proprio lì.
…
Chissà poi se Glen potè ritornarci … nella scuola … dopo quella “performance” …
È il
6 novembre 1975 …
Il
loro nome …
…
quel nome lì, insomma …
aveva
già fatto sobbalzare sulla sedia i responsabili della scuola (com’era ovvio
attendersi) …
… ma
l’attesa … (ed il pathos) … è alle stelle …
… Eh
già …
…
perché i “Sex Pistols …
…
quelli che cazzeggiano tutto il giorno al “Sex” …
… la
“band di Malcom” …
… i Pistols insomma …
… suonano alla St. Martin's School …
… i Pistols insomma …
… suonano alla St. Martin's School …
(… è stasera ràga …capito?) …
(… e dove cazzo è ‘sta
school? …)
(… in Barriera Nord … )
(!)
(… trànqui … Fefè?)
(… chi cazz’è Fefè?)
(… l’amico di Saro, no!)
(?)
( … sai quello che sta con “La Liscia”?)
(… ahhh … “La Liscia” … si,
si … “La Liscia”. Ah … si chiama Saro quello lì?)
(… e si chiama Saro quelli lì, si …)
(Saro … embeh?)
(Non Saro … Fefè? … bon … bazzica una tizia che va in quella scuola … per cui lui sa dov’è)
(… e te con chi ci vai?)
(Col motorino … il motorino di Fefè … ma
siam già in troppi … siam già in tre, cazzo! … Scusa … che ce l’hai ‘na
cartina?)
(… nz!…me ‘n’è rimasta solo più una … ma ci viene anche "La Liscia"?)… E così … i Sex Pistols
…
privi di qualsiasi “barlume” di conoscenza musicale …
… e
con una confidenza con gli strumenti pari praticamente a “zero” …
… “ma cosa cazzo ti accordi la chitarra??? … se l’ho
accordata neanche la settimana scorsa”!!! …
… ed
un repertorio di soltanto “5 canzoni 5” …
…
(brani facilifacili … intendiamoci … qualcosa di “molto liberamente tratto” da
Who e Small Faces … ma “mooolto liberamente”) …
… e
naturalmente con in bella vista la maglietta “I Hate Pink Floyd” brutalizzata a
biro di Johhny (ovviamente … visto che ormai faceva già parte della “storia”) …
… i
quattro …
… i
“Sex Pistols” dicevo …
…
salgono sul risicato palco della sala concerti della scuola …
…
portando a spasso le loro meravigliose “faccine di cazzo” …
…
davanti a … diciamo 150 persone? …
… non
di più, credetemi (anche se a dire di quanti sostengono … a posteriori … di
essere stati lì quella sera … l’auditorium della scuola doveva contenere
almenoalmeno 10 mila posti … se non pure di più …).
Sta
di fatto che arriva il momento …
…
l’aria è ormai “irrespirabile” …
(in
tutti i sensi … non fatico a crederlo)
… si
accendono gli interruttori e le spie …
…
Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
… ma
appena attaccano …
…
l’auditorium è …
… è …
… è
letteralmente “INVASO” da un volume di rumore impressionante …
… al
limite del dolore per le orecchie (diranno poi addirittura i presenti) …
… uno
tsunami di distorsione/riverbero/eco/fischio/bordellopiùtotale mai visti prima
…
… un
autentica ginocchiata in piena pancia …
…
così …
…
agggrrràtisss …
La
struttura musicale poi … non è da meno:
…
pochi giri di basso …
…
ritmi tiratissimi …
… la
batteria che sembra fuggire (non è che sembra! … fugge proprio) per conto suo …
… la
chitarra distorta oltre ogni limite sancito dalla Conferenza di Ginevra sul
divieto di tortura …
… ed
in più che ripete praticamente all’infinito gli accordi …
…
quei quattro accordi …
…
all’infinito …
…
capite? …
… che
devono poi essere i tuoi stessi soci dal palco che … sgranando gli occhi …
cercano di comunicarti …
… "E' FINIIITOOO IL BRAAANOOO … BASTAAA"!!!…
… "E' FINIIITOOO IL BRAAANOOO … BASTAAA"!!!…
… e
che alla fine son costretti ad urlartelo …
…
melodia? …
… ma
cosa volete che venga fuori … di melodia … da quel lungo … lancinante urlo che
fuoriesce dalla voce nasale di Johnny … per giunta alla sua prima esperienza da
“rockstar”? …
… i
pochi (davvero pochi credetemi) ragazzi presenti sono …
…
sono …
…
spaventati, ecco …
… ma
affascinati al tempo stesso …
… da quella …
… “mescola anarchica di suoni lanciati sulle loro teste” …
(scriverà poi qualcuno a tal proposito)
… che non gli dava neanche …
… “il tempo di riprendersi” …
… da quella …
… “mescola anarchica di suoni lanciati sulle loro teste” …
(scriverà poi qualcuno a tal proposito)
… che non gli dava neanche …
… “il tempo di riprendersi” …
I
brani si susseguono alla velocità della luce …
… La
prima …
…
eppoi … Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò … la seconda …
… e …
Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
… ed
attaccata la terza …
…
Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
…
praticamente incollata alla quarta canzone …
…
canzoni veloci …
…
velocissime …
…
come proiettili …
…
come “ginocchiate in piena pancia” …
… o
“in piena faccia” …
…
Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
…
secche …
…
Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
…
inafferrabili …
…
Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
…
devastanti …
Il
rumore assurdo tocca l’apice quando addirittura il tremore ossessivo delle
vetrate invade anch’esso l’intero edificio …
Dal
cosiddetto “inizio” saran passati …
…
cosa sarà passato? …
… toh
… dieci minuti? …
… che
insomma … un’impiegata dell’ufficio di segreteria della scuola decide … che …
…
ADESSO …!
…
È-O-R-A-D-I-B-A-S-T-A-A-A …!!!
Esce
quindi (dicono gli annali) a passo deciso dal suo ufficio ov’era barricata …
…
entra nella sala concerti …
(tenendosi
le mani ben premute sulle orecchie)
…
s’infila dietro al palco …
… e
bon …
…
STACCA LA SPINA …
… “Voooiii
sieeeteee tuuuttiii paaazzziii!” …
… poi … con il ricomposto garbo d'aplomb tipico anglosassone …
… “Vi prego di andarvene immediatamente” …
Finisce
quindi così … il primo concerto di una band destinata a diventare il simbolo
del neonascente movimento sub-culturale britannico …!!!
… un
successone, insomma … direi!
(vi
ricordate cosa vi dissi a proposito del … “Pub-Rock”? … ora mi sa che interrogo
… hahahahahhaha!!!).
È il
6 novembre 1975, abbiam detto …
… ed
il “punk” fa già la sua prima “vittima” …
Eggià
…
…
perché quella stessa sera …
… i
Sex Pistols dicevo …
… non
fosse andata così, insomma …
avrebbero
dovuto fare da “gruppo spalla” a certi “Bazooka-Joe” …
…
dove c’era tal … Stuart Leslie Goddard …
…
niente …
… il
ragazzo rimase talmente impressionato dalla provocazione musicale dei quattro
ceffi …
… che
da quel preciso istante decide di cambiare tutto nella propria vita …
…
folgorato seduta stante sulla “Strada di Damasco” …
… ed
inizia a chiamarsi nientepopòdimenoche … Adam Ant …
… 6 novembre 1975 …
… e
giusto per sottolineare quegli “scambi fra continenti” … pensate che appena un
mese dopo le edicole statunitensi vedono la nascita di un nuovo giornale …
fondato da due studenti … che darà il nome a tutto il fenomeno: si chiama
“Punk”
Il
primo numero conteneva le interviste a Lou Reed e Ramones … ed in quelli
successivi coprirà tutta quanta la scena del “CBGB’s”: … Television … Talking
Heads … Blondie … B52’s … ecc., ecc., ecc. …!!!
Tornando a noi … i primi concerti delle “Pistole del Sex” dunque furono caratterizzati da volgarità … e spesso anche di violenza …
… sia nei confronti del pubblico …
… che degli stessi componenti del gruppo.
… sia nei confronti del pubblico …
… che degli stessi componenti del gruppo.
Alla “performance” del "St. Mastin's" seguirono altre esibizioni … in altri college e scuole d’arte … sempre intorno a Londra …
… la prima addirittura già il giorno dopo …
06.11.75 St
Martin’s School Of Art (in zona nord, abbiam già detto)
07.11.75 Central School Of
Art – Holborn (pieno centro, stavolta … ed anche piuttosto “fifì” … se proprio
vogliamo … di quelli con la “puzza sotto il naso”, insomma)
21.11.75 Westfield College –
Frognal (sempre lì … nella zona “fifì” del centro)
28.11.75 Queen Elizabeth
College – Kensington (addirittura in uno dei più ricchi e lussuosi quartieri
londinesi. Ma ve l’immaginate cosa possa no aver combinato i Pistols in un
ambiente del genere? … hahahahaha)
05.12.75 Chelsea School Of
Art – Chelsea (quartieraccio della periferia … praticamente i Pistols giocano
in casa stavolta … come per “rigenerarsi” dalla data precedente)
09.12.75
Ravensbourne College – Chistlehurst (estrema
periferia sud … quasi aperta campagna a momenti … posto ideale per fare un bel
po’ di casino, insomma)
…
anche perchè la maggior parte dei locali si rifiutava di farli esibire
nonostante attirassero già più una discreta massa di fans quasi sempre …
… ma
che di fatto era poi soltanto … teppistaglia … e basta! …
(almeno
così si disse).
In
seguito alla partenza di Kent (… il giornalista “non voluto” da Rotten,
ricordate?) … il gruppo si rese conto che Jones non poteva suonare la chitarra
da solo così …
Siamo
praticamente già nel 1976 quando fu pubblicato un annuncio sulla rivista ”Melody Maker” … per la ricerca di un altro musicista
… e che diceva …
… “Ricerca giovane chitarrista con meno di 20 anni e con un look non peggiore di
Johnny Thunders” …
Steve
New rispose all’inserzione … e
suonò col gruppo per qualche settimana … ma dopo poco tempo uscì dal gruppo
anche lui (… hahahahahahaa …!).
Il 1976 è l’anno chiave …
… il primo vero atto di affermazione del punk inglese.
I Sex Pistols sono a dir poco sconvolgenti: … rozzi … violenti … incontrollabili.
Nasce un pubblico di riferimento … e con esso il punk diventa sottocultura … non più quindi una semplice moda.
La band arriverà a dichiarare al giornalista Neil Spencer del New Musical Express
… il primo vero atto di affermazione del punk inglese.
I Sex Pistols sono a dir poco sconvolgenti: … rozzi … violenti … incontrollabili.
Nasce un pubblico di riferimento … e con esso il punk diventa sottocultura … non più quindi una semplice moda.
La band arriverà a dichiarare al giornalista Neil Spencer del New Musical Express
… “A noi non interessa la musica … a noi interessa il caos ” …
… e
credetemi: in una nazione dove regna la monarchia … una monarchia forte ed immensa
come quella britannica … queste son frasi che possono distruggerti in un batter
d’occhio … sapete?
L’anno quindi si apre per loro con un’altra serie di “date scolastiche” e/o “party” … inframmezzate addirittura da un’apparizione al mitico “Hammersmith Odeon” di Soho … come spalla ai già mitici Eddie and the Hot Rods … visto che “tutto è ormai pronto” …
… nel frangente Malcom McLaren dichiarò:
… “Sto cercando di fare con i Sex Pistols quello che non erano le New York Dolls. Sto prendendo le sfumature di Richard Hell … il lato frocio pop di The New York Dolls … la politica di noia … e tutto insieme nel tricarne per farne uscire una dichiarazione di guerra” …
Johnny Rotten:
… “Eddie And The Hot Rods erano in passerella per una casa discografica, quella notte. Sapevano che anche noi avevamo una reputazione, e ci volevano lì come spalla … ‘Certo che è possibile utilizzare i nostri monitor’ ci dissero … Ma quando è arrivato il concerto vero e proprio, in qualche modo i monitor erano spenti. Io definisco questo “sabotaggio industriale” ed è stato un grave errore della major … per cui non vedo di buon occhio tutto questo” …
Glen Matlock:
… “Il vero problema era che per la prima volta Johnny aveva sentito la sua voce correttamente … e a lui non piaceva (!). Così, mentre continuavamo a suonare … ha preso una matita ed ha accoltellato tutte le membrane degli altoparlanti” …
Neil Spencer però … giornalista musicale del “N.M.E.” … dedicherà loro la prima “mention” giornalistica, scrivendo:
… “non guardare oltre il tuo naso … perché i Sex Pistols stanno arrivando” …
Neil Spencer:
… “Ero lì per NME, ma il posto era mezzo vuoto. I Pistols avevano un look praticamente unico. Grandi maglioni in mohair e capelli a punta - assolutamente nessuno assomigliava a loro. La gente gli stava urlando contro insulti assurdi … ma ciò che è stato raccontato è che la band uscì urlando da subito. Musicalmente, erano crudi … rozzi … emozionanti … e carismatici. Quando alla fine ho parlato con loro mi hanno detto quella famosa frase … ‘Non siamo la musica … noi siamo il caos’ … che chiaramente era stata imboccata da Malcolm … e fedelmente tirata fuori al momento giusto” …
Andrew Logan:
… “Malcolm mi aveva chiesto se conoscessi un posto abbastanza bislacco lungo il fiume … perché aveva detto di avere questi ragazzi - lui li chiamava ‘i ragazzi’ – che voleva lanciare da qualche parte … in un luogo interessante, insomma. Per cui un ‘Andrew Logan Party” era l’ideale. È stata la cosa giusta da fare, allora” …
“Jordan” (Pamela Rooke – collaboratrice nonché modella del “Sex”):
… “I Sex Pistols attaccarono … e la gente non aveva capito che cosa in realtà li avesse colpiti così duramente. Andrew era fuori di testa, a dire il vero, perché era come se l'anarchia fosse stata trasportata nel suo piccolo paradiso … e lui non aveva capito cosa stesse succedendo lì. C’era qualcuno addirittura da New Musical Express … arrivato fin lì … e Malcolm si precipitò da me e mi disse: ‘Jords … il nemico è qui! Hanno effettivamente alzato il tiro stavolta. Dobbiamo fare qualcosa che creerà una rissa, una storia qualsiasi’ … Ed io gli ho detto: ‘Bene, che cosa?’ … Ed egli disse: ‘Beh, perché non vai lì e ti togli i vestiti?’ … Io dissi: ‘Oh, andiamo, Malcolm’ … e lui disse: ‘No, dico sul serio’ … Era così eccitato … ma anche disperato pur di ottenere qualche truffa in corso … ma è stato determinato con me … ed io gli ho detto di no. Ma lui mi infastidiva ancora … così ho finalmente detto che se John mi avesse tirato sul palco … se John mi avesse tolto i vestiti … lo avrei fatto. Ma John non era molto (uh) coraggioso. A John piacevano le cose impostate da lui … e per lui … e non era eccezionale ad istigare … così Malcolm scambiò da sotto il palco qualche parola con lui - gesti e cose varie … così, nel mezzo di 'No Fun’ di Iggy Pop … John mi ha rotto tutte le cerniere del mio body … ed è stato proprio come pisciare davanti a tutti. I ero così stufa di tutto questo … ed appena ho fatto marcia indietro … siamo spariti” …
Ron Watts (manager del “100 Club” – quella sera ad High Wycombe):
… “Non so più se loro quella sera fossero stati prenotati oppure invitati. Appena arrivarono però dissero di essere la band di supporto … così hanno scaricato i loro strumenti eppoi han suonato. Lì ho pensato subito che loro erano grandi … così ho cercato chi fosse il loro manager … e lui è poi venuto giù il 100 Club ad incontrarmi la settimana successiva. Ho cominciato a prenotarli in maniera giusta … mentre altri promotori e locali non avrebbero voluto avere nulla a che fare con loro” …
Glen Matlock:
… “Un paio di nostri compagni … molto ubriachi e molesti … ha insistito per fare il nostro sound -off… così li abbiamo li abbiam dovuti chiudere nel furgone … Ma loro hanno frantumato il finestrino ed hanno fatto il sound-off in ogni caso … John era così incazzato ed ha fracassato la PA … che apparteneva alla Screaming Lord Sutch. Cinquecento persone lo hanno visto mentre lo faceva … ma poi lui si è negato a Lord Sutch” …
È quindi così che all’inizio del 1976 i Sex Pistols iniziarono ad espandere i confini dei loro concerti … arrivando a suonare non più nelle scuole o college … ma stavolta (sempre per merito di quel farabutto di Malcom) nei locali … e che locali, gente …!
Prima apparizione al “100 Club”. Chrissie Hynde (commessa del “Sex”, fra le prime modelle, non chè futuro membro prima dei Damned … poi fondatrice dei Pretenders) quella sera porta il chitarrista/produttore Chris Spedding a vedere i Sex Pistols per la prima volta:
Chrissie Hynde:
… “Mentre suonavano, Johnny si stava contrapponendo a Glen Matlock … tanto che cercò di lanciargli qualcosa sopra le sue spalle … C'era sempre questa tensione … e Johnny stava cercando di ferire gravemente Glen sul palco” …
Chris Spedding:
… “Rotten venne o spinto o saltò da solo giù dal palco … disgustato … e McLaren gli urlò che non si sarebbe guadagnato la corsa in taxi a casa se non tornando sul palco” …
Chrissie Hynde:
… “Egli non solo lasciò il palco … ma ha lasciato proprio il club. Malcolm McLaren corse in strada per cercare di recuperarlo … nel frattempo, sul palco, la band era così frustrata …Steve Jones non ce la fece più … e strappò le corde della chitarra con una sola mano … Allora Rotten finalmente tornò … e, quando si rese conto che Steve aveva strappato le corde della sua chitarra … e che quindi non poteva più suonare … Rotten diede un balzo indietro sul palco e se ne andò … "Ok, e adesso?" ci chiedemmo … ma dopo più di 15 minuti da quando se n’era andato Johnny. Così sembrò come se fosse colpa di Steve che non si poteva continuare” …
Joe Strummer (allora cantante-chitarrista dei 101’ers):
… “Mentre stavano facendo il loro soundcheck, ho sentito Malcolm andare da John: … ‘Vuoi questo tipo di scarpe che ha preso Steve … o di quelle che ha Paul? … Che tipo di maglia vuoi?’ … ed ho pensato: … ‘Accidenti, hanno ottenuto un manager, e sta offrendo loro vestiti’ …"
Clive Timperlee (chitarrista dei lOl’ers):
… “È stato il primo concerto veramente importante che hanno fatto … ed abbiamo avuto un ready-made di pubblico che è venuto a trovarci. Le persone erano tutti esterefatti alla loro vista – sbigottiti per il molto interesse … volarono un sacco di parolacce. È stata una situazione chiaramente molto manipolativa” …
Joe Strummer:
… “Erano avanti anni luce rispetto a noi. La differenza era che noi suonavamo Route 66 per gli ubriaconi del bar … della serie … ‘Per favore apprezzateci’ … … Ma qui c’era questo quartetto che se ne stava là in piedi … della serie … ‘Non ce ne frega niente di cosa pensiate voi coglioni … questo è ciò che ci piace suonare … e questo è il modo in cui lo faremo’ … Erano di un altro secolo. Rimasi sconvolto. Non gliene fregava un cazzo” …
Glen Matlock:
… “È stata un’ulteriore striscia di totale disgusto … Malcolm aveva organizzato il concerto con i proprietari … una sorta di tipi di gangster maltesi … Abbiamo dovuto prendere i posti a sedere fuori … chiedere dei secchi di disinfettante e pulirci il nostro posto. Abbiam solo sentito per tutto il tempo lo scroccare delle massette di tutti questi scommettitori” …
Steve Jones:
… “Ci sono state spogliarelliste sul palco prima dell’inizio del concerto … e poi dopo … quando abbiamo finito … loro hanno ricominciato a denudarsi ancora una volta” …
Johnny Rotten:
… “Avremmo avuto al massimo 10 persone dentro a guardare il concerto … Io sono andato davvero male … sono pure inciampato e caduto sulle luci… che invece di essere normalmente ancorate sopra … erano a terra … Non riuscivo a vedere un cazzo di quello che stavo facendo … e per questo sono inciampato e mi sono ferito … Ho ancora un enorme cicatrice” …
Neil Tennant (autore di una lettera inviata al NME):
… “Come sapete, i Pistols sono composti da tre bei ragazzi … puliti … di classe media … studenti d'arte … e da un ‘demente’ in carne ed ossa: Johnny Rotten. Ora, il Venerdì sera … ‘il demente’ … non era al top della forma … anche se il resto della band faceva del loro meglio per cercare di compensare … il cuore di Johnny non era nella musica … La sua mancanza di interesse è stata naturalmente riflessa dal pubblico che, deluso, non ha sufficientemente reagito alla band …è questo il modo in cui i Pistols creano il loro ambiente, quando la loro musica non ingrana? Picchiando un membro del pubblico, forse? … Cos’altro?” …
Johnny Rotten:
… “C’era da aspettarselo che sarebbe accaduta una rissa … questa sorta di grande simbolo di violenza dell'inizio del punk rock. C’è stato solo un carico di ricaduta delle persone in tutto il posto. Vivienne [Westwood] ha sbaciucchiato qualche ragazza. È stato senza senso … scazzottate e borse … davvero” …
Neil Spencer:
… “C'erano anche un paio di ragazzi di fronte che volevano assolutamente dargliele alla band … e Steve, alla fine, appena ha avuto l’occasione … ne ha incollato uno al muro … Poi è saltato su anche Malcolm … presumibilmente per aiutare Vivienne” …
John Ingham (giornalista):
… “Johnny … con questo sguardo di gioia … subito si è tirato fuori dalla parte anteriore del palco … ed ha iniziato a tirare pugni … Steve si è fatto avanti ed ha iniziato a cercare di separarli … È stato il caos completo … Vivienne ha detto poi che si stava annoiando … che i Sex Pistols erano noiosi … ed ha deciso di ravvivare l'atmosfera. Così ha schiaffeggiato la ragazza senza alcun motivo” …
Sounds, il giorno seguente, riporta un pezzo di intervista di Johnny Rotten:
… “La scena di New York non ha niente a che fare con noi … è una totale perdita di tempo … Tutti parlano dell’immagine … ma nessuno ha mai menzionato la musica” …
Johnny Rotten:
… “Alla fine di aprile del 1976 …ho avuto una discussione enorme con Glen [Matlock] … al Nashville … Non ho mai potuto sopportare l'atteggiamento semplicistico di Glen su tutto … vuole solo essere gentile e non offendere nessuno …Glen diceva cose a me come … ‘il testo di God Save The Queen deve essere cambiato’ … perché alla sua mamma non piaceva” …
La violenza si fa quindi strada durante i concerti … che talvolta … più di una volta per la verità … degenerano in risse … (pare addirittura opportunamente premeditate dall’entourage del gruppo) … come appunto quella del 23 aprile durante lo show al Nashville.
I Sex Pistols … in quel momento … avevano oltrepassato un limite …
… anzi …
… avevano oltrepassato IL LIMITE …
… e che nel giro di meno di due anni li avrebbe portati al tracollo.
Ma il movimento per ora esiste …
… il movimento c’è …
… il movimento si ingigantisce …
… tanto che il “100 Club” di Oxford Street (… seguiti a ruota dagli altri similari locali …) assume pian piano per il punk londinese lo stesso ruolo del cugino “CBGB’s” nella Grande Mela.
McLaren escogita sempre nuovi modi per incuriosire pubblico e stampa … in maniera tale che la popolarità famigerata dei suoi protetti diventi inarrestabile … ma ciò non sembra essere sufficiente.
Si comincia quindi a pensare ai concerti in termini di spettacolo … radicalmente diverso da quello che comunemente si intenderebbe beninteso.
… Durante i concerti dei Pistols deve sempre accadere qualcosa … che sia pericoloso … scandaloso … ma soprattutto “disturbante”.
… Acidi e anfetamine iniziano purtroppo però ad essere trangugiati come caramelle.
… Nonostante lo scalpore suscitato … gli unici introiti vengono dai concerti … (non sempre pagati per giunta) … ed il gruppo a questo punto arranca … tanto che McLaren lo considera ancora solo … “un mero veicolo pubblicitario per Sex” … e più di una volta pensa di scioglierlo, nel timore di rimetterci personalmente del denaro.
Il destino però è con i Sex Pistols.
Non siamo più però nel 1974, gente.
Eh no.
… Siamo già nel 1976 (… ma con chi ho parlato tutto ‘sto tempo?) …
… ed anzi …
… l'inizio del mitico ’76, dicevo … l’abbiamo già superato da un bel pezzo.
… ed ecco quindi che nasce un’altra … formidabile idea …
23.01.76
Watford College - Watford, Herts (estrema
periferia nord-ovest stavolta … addirittura “oltre cintura” … zona residenziale
di pendolari operai)
… nel frangente Malcom McLaren dichiarò:
… “Sto cercando di fare con i Sex Pistols quello che non erano le New York Dolls. Sto prendendo le sfumature di Richard Hell … il lato frocio pop di The New York Dolls … la politica di noia … e tutto insieme nel tricarne per farne uscire una dichiarazione di guerra” …
Malcom McLaren
12.02.76 Marquee
Club – Soho (posto sacro di pura leggenda … In seguito alla performance … come
già detto in qualità di spalla ai già
grandi Eddie and the Hot Rods) …
"Marquee Club"
(14 Upper St. Martin's Lane - Covent Garden)
… “Eddie And The Hot Rods erano in passerella per una casa discografica, quella notte. Sapevano che anche noi avevamo una reputazione, e ci volevano lì come spalla … ‘Certo che è possibile utilizzare i nostri monitor’ ci dissero … Ma quando è arrivato il concerto vero e proprio, in qualche modo i monitor erano spenti. Io definisco questo “sabotaggio industriale” ed è stato un grave errore della major … per cui non vedo di buon occhio tutto questo” …
Glen Matlock:
… “Il vero problema era che per la prima volta Johnny aveva sentito la sua voce correttamente … e a lui non piaceva (!). Così, mentre continuavamo a suonare … ha preso una matita ed ha accoltellato tutte le membrane degli altoparlanti” …
Neil Spencer però … giornalista musicale del “N.M.E.” … dedicherà loro la prima “mention” giornalistica, scrivendo:
… “non guardare oltre il tuo naso … perché i Sex Pistols stanno arrivando” …
… “Ero lì per NME, ma il posto era mezzo vuoto. I Pistols avevano un look praticamente unico. Grandi maglioni in mohair e capelli a punta - assolutamente nessuno assomigliava a loro. La gente gli stava urlando contro insulti assurdi … ma ciò che è stato raccontato è che la band uscì urlando da subito. Musicalmente, erano crudi … rozzi … emozionanti … e carismatici. Quando alla fine ho parlato con loro mi hanno detto quella famosa frase … ‘Non siamo la musica … noi siamo il caos’ … che chiaramente era stata imboccata da Malcolm … e fedelmente tirata fuori al momento giusto” …
14.02.76
Valentine’s Ball - Butlers Wharf (“Andrew
Logan’s Party” … un party di tal Andrew Logan … un artista/creatore di eventi
mondani … in uno dei posti più chic dei docks londinesi) …
Andrew Logan:
… “Malcolm mi aveva chiesto se conoscessi un posto abbastanza bislacco lungo il fiume … perché aveva detto di avere questi ragazzi - lui li chiamava ‘i ragazzi’ – che voleva lanciare da qualche parte … in un luogo interessante, insomma. Per cui un ‘Andrew Logan Party” era l’ideale. È stata la cosa giusta da fare, allora” …
“Jordan” (Pamela Rooke – collaboratrice nonché modella del “Sex”):
… “I Sex Pistols attaccarono … e la gente non aveva capito che cosa in realtà li avesse colpiti così duramente. Andrew era fuori di testa, a dire il vero, perché era come se l'anarchia fosse stata trasportata nel suo piccolo paradiso … e lui non aveva capito cosa stesse succedendo lì. C’era qualcuno addirittura da New Musical Express … arrivato fin lì … e Malcolm si precipitò da me e mi disse: ‘Jords … il nemico è qui! Hanno effettivamente alzato il tiro stavolta. Dobbiamo fare qualcosa che creerà una rissa, una storia qualsiasi’ … Ed io gli ho detto: ‘Bene, che cosa?’ … Ed egli disse: ‘Beh, perché non vai lì e ti togli i vestiti?’ … Io dissi: ‘Oh, andiamo, Malcolm’ … e lui disse: ‘No, dico sul serio’ … Era così eccitato … ma anche disperato pur di ottenere qualche truffa in corso … ma è stato determinato con me … ed io gli ho detto di no. Ma lui mi infastidiva ancora … così ho finalmente detto che se John mi avesse tirato sul palco … se John mi avesse tolto i vestiti … lo avrei fatto. Ma John non era molto (uh) coraggioso. A John piacevano le cose impostate da lui … e per lui … e non era eccezionale ad istigare … così Malcolm scambiò da sotto il palco qualche parola con lui - gesti e cose varie … così, nel mezzo di 'No Fun’ di Iggy Pop … John mi ha rotto tutte le cerniere del mio body … ed è stato proprio come pisciare davanti a tutti. I ero così stufa di tutto questo … ed appena ho fatto marcia indietro … siamo spariti” …
Johnny - Jordan - Steve
(Show ai Docks)
19.02.76
Hertfordshire College Of Art - St Albans
(uno dei migliori college della cintura di Londra)
20.02.76
College Of Higher Education - High
Wycombe (una delle più importanti università della cintura di Londra … nel
Buckinghamshire … i Pistols aprono per gli Screaming Lord Sutch … shock-horror
band inglese stile Screamin’ Jay Hawkins)
Ron Watts (manager del “100 Club” – quella sera ad High Wycombe):
… “Non so più se loro quella sera fossero stati prenotati oppure invitati. Appena arrivarono però dissero di essere la band di supporto … così hanno scaricato i loro strumenti eppoi han suonato. Lì ho pensato subito che loro erano grandi … così ho cercato chi fosse il loro manager … e lui è poi venuto giù il 100 Club ad incontrarmi la settimana successiva. Ho cominciato a prenotarli in maniera giusta … mentre altri promotori e locali non avrebbero voluto avere nulla a che fare con loro” …
Ron Watts
Glen Matlock:
… “Un paio di nostri compagni … molto ubriachi e molesti … ha insistito per fare il nostro sound -off… così li abbiamo li abbiam dovuti chiudere nel furgone … Ma loro hanno frantumato il finestrino ed hanno fatto il sound-off in ogni caso … John era così incazzato ed ha fracassato la PA … che apparteneva alla Screaming Lord Sutch. Cinquecento persone lo hanno visto mentre lo faceva … ma poi lui si è negato a Lord Sutch” …
21.02.76
Welwyn - Garden City (tranquillissima …
si, insomma, almeno prima del concerto … città giardino ai bordi della Grande
Londra)
25.03.76
Hertfordshire College Of Art - St Albans
(seconda serata in quel dell’università)
È quindi così che all’inizio del 1976 i Sex Pistols iniziarono ad espandere i confini dei loro concerti … arrivando a suonare non più nelle scuole o college … ma stavolta (sempre per merito di quel farabutto di Malcom) nei locali … e che locali, gente …!
30.03.76 “100
Club” – Westminster, 100 Oxford Street
Prima apparizione al “100 Club”. Chrissie Hynde (commessa del “Sex”, fra le prime modelle, non chè futuro membro prima dei Damned … poi fondatrice dei Pretenders) quella sera porta il chitarrista/produttore Chris Spedding a vedere i Sex Pistols per la prima volta:
Chrissie Hynde:
… “Mentre suonavano, Johnny si stava contrapponendo a Glen Matlock … tanto che cercò di lanciargli qualcosa sopra le sue spalle … C'era sempre questa tensione … e Johnny stava cercando di ferire gravemente Glen sul palco” …
Chris Spedding:
… “Rotten venne o spinto o saltò da solo giù dal palco … disgustato … e McLaren gli urlò che non si sarebbe guadagnato la corsa in taxi a casa se non tornando sul palco” …
Chrissie Hynde:
… “Egli non solo lasciò il palco … ma ha lasciato proprio il club. Malcolm McLaren corse in strada per cercare di recuperarlo … nel frattempo, sul palco, la band era così frustrata …Steve Jones non ce la fece più … e strappò le corde della chitarra con una sola mano … Allora Rotten finalmente tornò … e, quando si rese conto che Steve aveva strappato le corde della sua chitarra … e che quindi non poteva più suonare … Rotten diede un balzo indietro sul palco e se ne andò … "Ok, e adesso?" ci chiedemmo … ma dopo più di 15 minuti da quando se n’era andato Johnny. Così sembrò come se fosse colpa di Steve che non si poteva continuare” …
03.04.76
“The Nashville Rooms” – West Kensigton,
Londra (… pensate … di supporto ai "101'ers" … la più famosa pub-rock band dell'epoca)
… “Mentre stavano facendo il loro soundcheck, ho sentito Malcolm andare da John: … ‘Vuoi questo tipo di scarpe che ha preso Steve … o di quelle che ha Paul? … Che tipo di maglia vuoi?’ … ed ho pensato: … ‘Accidenti, hanno ottenuto un manager, e sta offrendo loro vestiti’ …"
Clive Timperlee (chitarrista dei lOl’ers):
… “È stato il primo concerto veramente importante che hanno fatto … ed abbiamo avuto un ready-made di pubblico che è venuto a trovarci. Le persone erano tutti esterefatti alla loro vista – sbigottiti per il molto interesse … volarono un sacco di parolacce. È stata una situazione chiaramente molto manipolativa” …
Joe Strummer:
… “Erano avanti anni luce rispetto a noi. La differenza era che noi suonavamo Route 66 per gli ubriaconi del bar … della serie … ‘Per favore apprezzateci’ … … Ma qui c’era questo quartetto che se ne stava là in piedi … della serie … ‘Non ce ne frega niente di cosa pensiate voi coglioni … questo è ciò che ci piace suonare … e questo è il modo in cui lo faremo’ … Erano di un altro secolo. Rimasi sconvolto. Non gliene fregava un cazzo” …
Joe Strummer all'epoca dei 101'ers
Copia di "On The Town" con l'articolo della serata
04.04.76
“El Paradise Strip Club” – Soho, Brewer
Street (strip-club “della cagna” … gestito da maltesi … e frequentato da
malavitosi)
La locandina della serata
… “È stata un’ulteriore striscia di totale disgusto … Malcolm aveva organizzato il concerto con i proprietari … una sorta di tipi di gangster maltesi … Abbiamo dovuto prendere i posti a sedere fuori … chiedere dei secchi di disinfettante e pulirci il nostro posto. Abbiam solo sentito per tutto il tempo lo scroccare delle massette di tutti questi scommettitori” …
Steve Jones:
… “Ci sono state spogliarelliste sul palco prima dell’inizio del concerto … e poi dopo … quando abbiamo finito … loro hanno ricominciato a denudarsi ancora una volta” …
Johnny Rotten:
… “Avremmo avuto al massimo 10 persone dentro a guardare il concerto … Io sono andato davvero male … sono pure inciampato e caduto sulle luci… che invece di essere normalmente ancorate sopra … erano a terra … Non riuscivo a vedere un cazzo di quello che stavo facendo … e per questo sono inciampato e mi sono ferito … Ho ancora un enorme cicatrice” …
23.04.76
“The Nashville Rooms” – West Kensigton,
Londra (… seconda serata al Nashville … dopo il successone di 20 gg. prima … quando fecero di supporto ai "101'ers" di Joe Strummer)
Neil Tennant (autore di una lettera inviata al NME):
… “Come sapete, i Pistols sono composti da tre bei ragazzi … puliti … di classe media … studenti d'arte … e da un ‘demente’ in carne ed ossa: Johnny Rotten. Ora, il Venerdì sera … ‘il demente’ … non era al top della forma … anche se il resto della band faceva del loro meglio per cercare di compensare … il cuore di Johnny non era nella musica … La sua mancanza di interesse è stata naturalmente riflessa dal pubblico che, deluso, non ha sufficientemente reagito alla band …è questo il modo in cui i Pistols creano il loro ambiente, quando la loro musica non ingrana? Picchiando un membro del pubblico, forse? … Cos’altro?” …
Johnny Rotten:
… “C’era da aspettarselo che sarebbe accaduta una rissa … questa sorta di grande simbolo di violenza dell'inizio del punk rock. C’è stato solo un carico di ricaduta delle persone in tutto il posto. Vivienne [Westwood] ha sbaciucchiato qualche ragazza. È stato senza senso … scazzottate e borse … davvero” …
Neil Spencer:
… “C'erano anche un paio di ragazzi di fronte che volevano assolutamente dargliele alla band … e Steve, alla fine, appena ha avuto l’occasione … ne ha incollato uno al muro … Poi è saltato su anche Malcolm … presumibilmente per aiutare Vivienne” …
John Ingham (giornalista):
… “Johnny … con questo sguardo di gioia … subito si è tirato fuori dalla parte anteriore del palco … ed ha iniziato a tirare pugni … Steve si è fatto avanti ed ha iniziato a cercare di separarli … È stato il caos completo … Vivienne ha detto poi che si stava annoiando … che i Sex Pistols erano noiosi … ed ha deciso di ravvivare l'atmosfera. Così ha schiaffeggiato la ragazza senza alcun motivo” …
(la nr. 3 di 5 non l'ho trovata)
Sounds, il giorno seguente, riporta un pezzo di intervista di Johnny Rotten:
… “La scena di New York non ha niente a che fare con noi … è una totale perdita di tempo … Tutti parlano dell’immagine … ma nessuno ha mai menzionato la musica” …
29.04.76
“The Nashville Rooms” – West Kensigton,
Londra (… terza serata al Nashville … ormai headliner)
Locandine
Johnny Rotten:
… “Alla fine di aprile del 1976 …ho avuto una discussione enorme con Glen [Matlock] … al Nashville … Non ho mai potuto sopportare l'atteggiamento semplicistico di Glen su tutto … vuole solo essere gentile e non offendere nessuno …Glen diceva cose a me come … ‘il testo di God Save The Queen deve essere cambiato’ … perché alla sua mamma non piaceva” …
La violenza si fa quindi strada durante i concerti … che talvolta … più di una volta per la verità … degenerano in risse … (pare addirittura opportunamente premeditate dall’entourage del gruppo) … come appunto quella del 23 aprile durante lo show al Nashville.
I Sex Pistols … in quel momento … avevano oltrepassato un limite …
… anzi …
… avevano oltrepassato IL LIMITE …
… e che nel giro di meno di due anni li avrebbe portati al tracollo.
Ma il movimento per ora esiste …
… il movimento c’è …
… il movimento si ingigantisce …
… tanto che il “100 Club” di Oxford Street (… seguiti a ruota dagli altri similari locali …) assume pian piano per il punk londinese lo stesso ruolo del cugino “CBGB’s” nella Grande Mela.
"100 Club"
I Pistols durante uno show al "100 Club"
"The Nashville Rooms"
McLaren escogita sempre nuovi modi per incuriosire pubblico e stampa … in maniera tale che la popolarità famigerata dei suoi protetti diventi inarrestabile … ma ciò non sembra essere sufficiente.
Si comincia quindi a pensare ai concerti in termini di spettacolo … radicalmente diverso da quello che comunemente si intenderebbe beninteso.
… Durante i concerti dei Pistols deve sempre accadere qualcosa … che sia pericoloso … scandaloso … ma soprattutto “disturbante”.
… Acidi e anfetamine iniziano purtroppo però ad essere trangugiati come caramelle.
… Nonostante lo scalpore suscitato … gli unici introiti vengono dai concerti … (non sempre pagati per giunta) … ed il gruppo a questo punto arranca … tanto che McLaren lo considera ancora solo … “un mero veicolo pubblicitario per Sex” … e più di una volta pensa di scioglierlo, nel timore di rimetterci personalmente del denaro.
Il destino però è con i Sex Pistols.
Non siamo più però nel 1974, gente.
Eh no.
… Siamo già nel 1976 (… ma con chi ho parlato tutto ‘sto tempo?) …
… ed anzi …
… l'inizio del mitico ’76, dicevo … l’abbiamo già superato da un bel pezzo.
… ed ecco quindi che nasce un’altra … formidabile idea …
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