domenica 7 ottobre 2012

Subway, part. 4 (... alla ricerca del caos)

1975, quindi …
… sempre Londra …
… stavolta Malcom centra 
… eccome se centra …
… eppure Vivianne …
… ed il Sex è praticamente il fulcro di ogni cosa …

Una delle prime mosse di McLaren come manager fu di rinominare il gruppo.

Fra le varie opzioni proposte c’erano …
… Le Bomb …
… Subterraneans (visto che la band che già si chiamava così ormai non esisteva più) …
… Beyond e Teenage Novel …

Venne anche scartato un certo “Damned” …
… che finì per questo in mano a qualcun altro …
… con medesimi intenti incendiari …
… (ma questa è già tutt’altra storia) …

… infine venne scelto …

… “Sex Pistols” …


… prendendo spunto da una maglietta venduta al “Sex” …

… giocando sicuramente su tutta l’allusione naturale che può ingenerare un nome del genere …

… ma intendendo stavolta però: … LORO … “Loro sono le Pistole della mia guerra … partita dal Sex” (… e quindi: il mio locale!).

Il giornalista dell’NME, Nick Kent … che occasionalmente partecipava alle prove del gruppo …  col reclutamento di Rotten sparì dalla circolazione …

[Johhny Rotten]
“… Appena entrai nel gruppo lo guardai e dissi ‘No. Questo deve uscire’ … Non scrisse mai una buona parola su di me …” 

I Sex Pistols però nascono male …
… già in mezzo ad incomprensioni e litigi …
… con Steve, Paul e Glen indirizzati verso le musiche di Iggy Pop, New York Dolls, Faces ed MC5 …
… e dall’altra John che invece andava matto per le stramberie à-la-Captain Beefheart per intenderci (insomma … roba anche “impegnata” per certi versi).

Vigono e persistono oltretutto … per gente come loro abituati ai rapporti “istintivi” … quelle incomprensioni che a pelle erano sorte al primo incontro … a tal punto che la leggenda narra come in realtà … il resto della band … scontenta dell’entrata di Johnny … addirittura non si presentò neanche alle prime prove al Crunchy Frog Pub … lasciando Lydon fuori ad attenderli tutta la notte …

Ma a tessere le fila c’è quel furbacchione di McLaren … che fin da subito si impose come mastermind/mentore/tutor dell’intero progetto … e per tale motivo ben presto in rotta di collisione con la personalità senza compromessi di Rotten stesso … che invece rivendicava il proprio ruolo … e le relative intuizioni … come fossero appunto “centrali”.

[Johhny Rotten]
“… Malcolm e Vivienne erano veramente degli imbroglioni. Avrebbero venduto qualsiasi cosa per guadagnare …” 


Il gruppo … trovata pertanto una sorta di “quadra” … iniziò quindi col provare delle cover di canzoni dei ‘70’es.

… Fu in quei giorni che … a seguito dei continui commenti di Jones sullo schifo di denti che si ritrovava in bocca Lydon … Johnny fu soprannominato “Rotten” … (“il marcio”).

Johnny Rotten

Ma siamo già all’autunno del 1975 … e comincia a fiorire il sottobosco di quella scena di cui vi avevo già parlato, ricordate?

… London SS …
… 101’ers di Joe Strummer …
… Strangolatori …
… Vibratori …
… e compagnia bella, insomma.
Anzi!
È un continuo pullulare di bands … tanto che proprio in questi giorni i Masters of the Backside son già diventati “The Damned” … i The One Chords Wonderers si trasformano in “Adverts” … gli “Eddie and the Hot Rods” sembrano già i numeri uno … e da lì a breve, dalla costola dei “London SS” (… i già mitici London SS) … prenderanno forma due bands destinate a scrivere anch’essi pagine memorabili della storia che vi sto raccontando: “The Clash” (voglio dire) … e “The Generation X” (con un certo Billy Idol alla voce … non so se vi dica qualcosa anche quest'altro nome).

Verso la fine dell’anno i Sex Pistols cominciano a comporre i primi brani originali …

… niente più covers, insomma …

… e fra questi spiccano “Pretty Vacant” …
… “Seventeen” …
… o quell’inno metropolitano che era già diventato “Submission”
(… e che per una personale “licenza poetica” io adoro sempre trascrivere … “Sub-Mission” … ognuno c’ha le sue fisime … cosa volete?).

Proprio su questa onda emotiva …
… e proprio in quel periodo …
al College “St. Martin’s School” …
… nella zona nord di Londra …
… avviene il primo concerto con il nome “Sex Pistols” …
… grazie anche all’opera di Glen che all’epoca studiava proprio lì.

… Chissà poi se Glen potè ritornarci … nella scuola … dopo quella “performance” …

È il 6 novembre 1975 …

Il loro nome …
… quel nome lì, insomma …
aveva già fatto sobbalzare sulla sedia i responsabili della scuola (com’era ovvio attendersi) …

… ma l’attesa … (ed il pathos) … è alle stelle …

… Eh già …
… perché i “Sex Pistols …
… quelli che cazzeggiano tutto il giorno al “Sex” …
… la “band di Malcom” …
… i Pistols insomma 
… suonano alla St. Martin's School 

(… è stasera ràga …capito?) …
(… e dove cazzo è ‘sta school? …)
(… in Barriera Nord … )
(!)
(… trànqui … Fefè?)
(… chi cazz’è Fefè?)
(… l’amico di Saro, no!)
(?)
( … sai quello che sta con “La Liscia”?)
(… ahhh … “La Liscia” … si, si … “La Liscia”. Ah … si chiama Saro quello lì?)
(… e si chiama Saro quelli lì, si …)
(Saro … embeh?)
(Non Saro … Fefè? … bon … bazzica una tizia che va in quella scuola … per cui lui sa dov’è)
(… e te con chi ci vai?)
(Col motorino … il motorino di Fefè … ma siam già in troppi … siam già in tre, cazzo! … Scusa … che ce l’hai ‘na cartina?)
(… nz!…me ‘n’è rimasta solo più una … ma ci viene anche "La Liscia"?)

… E così … i Sex Pistols 
… privi di qualsiasi “barlume” di conoscenza musicale …
… e con una confidenza con gli strumenti pari praticamente a “zero” …
… “ma cosa cazzo ti accordi la chitarra??? … se l’ho accordata neanche la settimana scorsa”!!! 
… ed un repertorio di soltanto “5 canzoni 5” …
… (brani facilifacili … intendiamoci … qualcosa di “molto liberamente tratto” da Who e Small Faces … ma “mooolto liberamente”) …
… e naturalmente con in bella vista la maglietta “I Hate Pink Floyd” brutalizzata a biro di Johhny (ovviamente … visto che ormai faceva già parte della “storia”) …
… i quattro …
… i “Sex Pistols” dicevo …
… salgono sul risicato palco della sala concerti della scuola …
… portando a spasso le loro meravigliose “faccine di cazzo” …
… davanti a … diciamo 150 persone? …
… non di più, credetemi (anche se a dire di quanti sostengono … a posteriori … di essere stati lì quella sera … l’auditorium della scuola doveva contenere almenoalmeno 10 mila posti … se non pure di più …).

Sta di fatto che arriva il momento …

… l’aria è ormai “irrespirabile” …
(in tutti i sensi … non fatico a crederlo)

… si accendono gli interruttori e le spie …

… Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …

… ma appena attaccano …
… l’auditorium è …
… è …
… è letteralmente “INVASO” da un volume di rumore impressionante …
… al limite del dolore per le orecchie (diranno poi addirittura i presenti) …
… uno tsunami di distorsione/riverbero/eco/fischio/bordellopiùtotale mai visti prima …

… un autentica ginocchiata in piena pancia …
… così …
… agggrrràtisss …

La struttura musicale poi … non è da meno:
… pochi giri di basso …
… ritmi tiratissimi …
… la batteria che sembra fuggire (non è che sembra! … fugge proprio) per conto suo …
… la chitarra distorta oltre ogni limite sancito dalla Conferenza di Ginevra sul divieto di tortura …
… ed in più che ripete praticamente all’infinito gli accordi …
… quei quattro accordi …
… all’infinito …
… capite? …
… che devono poi essere i tuoi stessi soci dal palco che … sgranando gli occhi … cercano di comunicarti …

… "E' FINIIITOOO IL BRAAANOOO … BASTAAA"!!!… 

… e che alla fine son costretti ad urlartelo …

… melodia? …
… ma cosa volete che venga fuori … di melodia … da quel lungo … lancinante urlo che fuoriesce dalla voce nasale di Johnny … per giunta alla sua prima esperienza da “rockstar”? …

… i pochi (davvero pochi credetemi) ragazzi presenti sono …
… sono …
… spaventati, ecco …
… ma affascinati al tempo stesso …
… da quella 

… “mescola anarchica di suoni lanciati sulle loro teste”  
(scriverà poi qualcuno a tal proposito) 
… che non gli dava neanche … 
… “il tempo di riprendersi”

I brani si susseguono alla velocità della luce …

… La prima …
… eppoi … Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò … la seconda …
… e … Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
… ed attaccata la terza …
… Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
… praticamente incollata alla quarta canzone …

… canzoni veloci …
… velocissime …
… come proiettili …
… come “ginocchiate in piena pancia” …
… o “in piena faccia” …
… Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
… secche …
… Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
… inafferrabili …
… Uuuàn-Ccciù-Tttrì-Fffò …
… devastanti …

Il rumore assurdo tocca l’apice quando addirittura il tremore ossessivo delle vetrate invade anch’esso l’intero edificio …

Dal cosiddetto “inizio” saran passati …
… cosa sarà passato? …
… toh … dieci minuti? …
… che insomma … un’impiegata dell’ufficio di segreteria della scuola decide … che …
… ADESSO …!
… È-O-R-A-D-I-B-A-S-T-A-A-A …!!!

Esce quindi (dicono gli annali) a passo deciso dal suo ufficio ov’era barricata …
… entra nella sala concerti …
(tenendosi le mani ben premute sulle orecchie)
… s’infila dietro al palco …
… e bon …
… STACCA LA SPINA …

“Voooiii sieeeteee tuuuttiii paaazzziii!”

… poi … con il ricomposto garbo d'aplomb tipico anglosassone … 

… “Vi prego di andarvene immediatamente” 

Finisce quindi così … il primo concerto di una band destinata a diventare il simbolo del neonascente movimento sub-culturale britannico …!!!

… un successone, insomma … direi!
(vi ricordate cosa vi dissi a proposito del … “Pub-Rock”? … ora mi sa che interrogo … hahahahahhaha!!!).

È il 6 novembre 1975, abbiam detto …
… ed il “punk” fa già la sua prima “vittima” …

Eggià …
… perché quella stessa sera …
… i Sex Pistols dicevo …
… non fosse andata così, insomma …
avrebbero dovuto fare da “gruppo spalla” a certi “Bazooka-Joe” …
… dove c’era tal … Stuart Leslie Goddard …

… niente …
… il ragazzo rimase talmente impressionato dalla provocazione musicale dei quattro ceffi …
… che da quel preciso istante decide di cambiare tutto nella propria vita …
… folgorato seduta stante sulla “Strada di Damasco” …
… ed inizia a chiamarsi nientepopòdimenoche … Adam Ant …

Adam Ant

… 6 novembre 1975 …

… e giusto per sottolineare quegli “scambi fra continenti” … pensate che appena un mese dopo le edicole statunitensi vedono la nascita di un nuovo giornale … fondato da due studenti … che darà il nome a tutto il fenomeno: si chiama “Punk”
(… letteralmente: “pattume”).


Fanzine "Punk" - #1 (dicembre 1975)


Il primo numero conteneva le interviste a Lou Reed e Ramones … ed in quelli successivi coprirà tutta quanta la scena del “CBGB’s”: … Television … Talking Heads … Blondie … B52’s … ecc., ecc., ecc. …!!!


Fanzine "Punk" - #2 (aprile 1976)

Tornando a noi … i primi concerti delle “Pistole del Sex” dunque furono caratterizzati da volgarità … e spesso anche di violenza … 
… sia nei confronti del pubblico … 
… che degli stessi componenti del gruppo.

Alla “performance” del "St. Mastin's" seguirono altre esibizioni  in altri college e scuole d’arte … sempre intorno a Londra …

… la prima addirittura già il giorno dopo …

06.11.75 St Martin’s School Of Art (in zona nord, abbiam già detto)
07.11.75 Central School Of Art – Holborn (pieno centro, stavolta … ed anche piuttosto “fifì” … se proprio vogliamo … di quelli con la “puzza sotto il naso”, insomma)
21.11.75  Westfield College – Frognal (sempre lì … nella zona “fifì” del centro)
28.11.75      Queen Elizabeth College – Kensington (addirittura in uno dei più ricchi e lussuosi quartieri londinesi. Ma ve l’immaginate cosa possa no aver combinato i Pistols in un ambiente del genere? … hahahahaha)
05.12.75  Chelsea School Of Art – Chelsea (quartieraccio della periferia … praticamente i Pistols giocano in casa stavolta … come per “rigenerarsi” dalla data precedente)
09.12.75 Ravensbourne College – Chistlehurst (estrema periferia sud … quasi aperta campagna a momenti … posto ideale per fare un bel po’ di casino, insomma)

… anche perchè la maggior parte dei locali si rifiutava di farli esibire nonostante attirassero già più una discreta massa di fans  quasi sempre …
… ma che di fatto era poi soltanto … teppistaglia … e basta! …
(almeno così si disse).

In seguito alla partenza di Kent (… il giornalista “non voluto” da Rotten, ricordate?) … il gruppo si rese conto che Jones non poteva suonare la chitarra da solo così …

Siamo praticamente già nel 1976 quando fu pubblicato un annuncio sulla rivista ”Melody Maker” … per la ricerca di un altro musicista … e che diceva …

… Ricerca giovane chitarrista con meno di 20 anni e con un look non peggiore di Johnny Thunders”  

Steve New rispose all’inserzione … e suonò col gruppo per qualche settimana … ma dopo poco tempo uscì dal gruppo anche lui (… hahahahahahaa …!).

Il 1976 è l’anno chiave … 
… il primo vero atto di affermazione del punk inglese. 

I Sex Pistols sono a dir poco sconvolgenti: … rozzi … violenti … incontrollabili. 

Nasce un pubblico di riferimento … e con esso il punk diventa sottocultura … non più quindi una semplice moda. 

La band arriverà a dichiarare al giornalista Neil Spencer del New Musical Express

… “A noi non interessa la musica … a noi interessa il caos ”  

… e credetemi: in una nazione dove regna la monarchia … una monarchia forte ed immensa come quella britannica … queste son frasi che possono distruggerti in un batter d’occhio … sapete?

L’anno quindi si apre per loro con un’altra serie di “date scolastiche” e/o “party” … inframmezzate addirittura da un’apparizione al mitico “Hammersmith Odeon” di Soho … come spalla ai già mitici Eddie and the Hot Rods … visto che “tutto è ormai pronto” …

23.01.76 Watford College - Watford, Herts (estrema periferia nord-ovest stavolta … addirittura “oltre cintura” … zona residenziale di pendolari operai)

… nel frangente Malcom McLaren dichiarò:

“Sto cercando di fare con i Sex Pistols quello che non erano le New York Dolls. Sto prendendo le sfumature di Richard Hell … il lato frocio pop di The New York Dolls … la politica di noia … e tutto insieme nel tricarne per farne uscire una dichiarazione di guerra”


Malcom McLaren

12.02.76 Marquee Club – Soho (posto sacro di pura leggenda … In seguito alla performance … come già detto in qualità di  spalla ai già grandi Eddie and the Hot Rods) … 


"Marquee Club"
(14 Upper St. Martin's Lane - Covent Garden)

Johnny Rotten:
“Eddie And The Hot Rods erano in passerella per una casa discografica, quella notte. Sapevano che anche noi avevamo una reputazione, e ci volevano lì come spalla … ‘Certo che è possibile utilizzare i nostri monitor’ ci dissero … Ma quando è arrivato il concerto vero e proprio, in qualche modo i monitor erano spenti. Io definisco questo “sabotaggio industriale” ed è stato un grave errore della major … per cui non vedo di buon occhio tutto questo”

Glen Matlock: 
“Il vero problema era che per la prima volta Johnny aveva sentito la sua voce correttamente …  e a lui non piaceva (!). Così, mentre continuavamo a suonare … ha preso una matita ed ha accoltellato tutte le membrane degli altoparlanti”

Neil Spencer però … giornalista musicale del “N.M.E.” … dedicherà loro la prima “mention” giornalistica, scrivendo: 
“non guardare oltre il tuo naso … perché i Sex Pistols stanno arrivando”



Neil Spencer:
“Ero lì per NME, ma il posto era mezzo vuoto. I Pistols avevano un look praticamente unico. Grandi maglioni in mohair e capelli a punta - assolutamente nessuno assomigliava a loro. La gente gli stava urlando contro insulti assurdi … ma ciò che è stato raccontato è che la band uscì urlando da subito. Musicalmente, erano crudi … rozzi … emozionanti … e carismatici. Quando alla fine ho parlato con loro mi hanno detto quella famosa frase … ‘Non siamo la musica … noi siamo il caos’ … che chiaramente era stata imboccata da Malcolm … e fedelmente tirata fuori al momento giusto”


14.02.76 Valentine’s Ball - Butlers Wharf (“Andrew Logan’s Party” … un party di tal Andrew Logan … un artista/creatore di eventi mondani … in uno dei posti più chic dei docks londinesi) …

Andrew Logan:
… “Malcolm mi aveva chiesto se conoscessi un posto abbastanza bislacco lungo il fiume … perché aveva detto di avere questi ragazzi - lui li chiamava ‘i ragazzi’ – che voleva lanciare da qualche parte … in un luogo interessante, insomma. Per cui un ‘Andrew Logan Party” era l’ideale. È stata la cosa giusta da fare, allora”

“Jordan” (Pamela Rooke – collaboratrice nonché modella del “Sex”):
“I Sex Pistols attaccarono … e la gente non aveva capito che cosa in realtà li avesse colpiti così duramente. Andrew era fuori di testa, a dire il vero, perché era come se l'anarchia fosse stata trasportata nel suo piccolo paradiso … e lui non aveva capito cosa stesse succedendo lì. C’era qualcuno addirittura da New Musical Express … arrivato fin lì … e Malcolm si precipitò da me e mi disse: ‘Jords … il nemico è qui! Hanno effettivamente alzato il tiro stavolta. Dobbiamo fare qualcosa che creerà una rissa, una storia qualsiasi’ … Ed io gli ho detto: ‘Bene, che cosa?’ … Ed egli disse: ‘Beh, perché non vai lì e ti togli i vestiti?’ … Io dissi: ‘Oh, andiamo, Malcolm’ … e lui disse: ‘No, dico sul serio’ … Era così eccitato … ma anche disperato pur di ottenere qualche truffa in corso … ma è stato determinato con me … ed io gli ho detto di no. Ma lui mi infastidiva ancora … così ho finalmente detto che se John mi avesse tirato sul palco … se John mi avesse tolto i vestiti … lo avrei fatto. Ma John non era molto (uh) coraggioso. A John piacevano le cose impostate da lui … e per lui … e non era eccezionale ad istigare … così Malcolm scambiò da sotto il palco qualche parola con lui - gesti e cose varie … così, nel mezzo di 'No Fun’ di Iggy Pop … John mi ha rotto tutte le cerniere del mio body … ed è stato proprio come pisciare davanti a tutti. I ero così stufa di tutto questo … ed appena ho fatto marcia indietro … siamo spariti”


Johnny - Jordan - Steve
(Show ai Docks)

19.02.76 Hertfordshire College Of Art - St Albans (uno dei migliori college della cintura di Londra)
20.02.76 College Of Higher Education - High Wycombe (una delle più importanti università della cintura di Londra … nel Buckinghamshire … i Pistols aprono per gli Screaming Lord Sutch … shock-horror band inglese stile Screamin’ Jay Hawkins)

Ron Watts (manager del “100 Club” – quella sera ad High Wycombe): 
“Non so più se loro quella sera fossero stati prenotati oppure invitati. Appena arrivarono però dissero di essere la band di supporto … così hanno scaricato i loro strumenti eppoi han suonato. Lì ho pensato subito che loro erano grandi … così ho cercato chi fosse il loro manager … e lui è poi venuto giù il 100 Club ad incontrarmi la settimana successiva. Ho cominciato a prenotarli in maniera giusta … mentre altri promotori e locali non avrebbero voluto avere nulla a che fare con loro”


Ron Watts

Glen Matlock: 
“Un paio di nostri compagni … molto ubriachi e molesti … ha insistito per fare il nostro sound -off… così li abbiamo li abbiam dovuti chiudere nel furgone … Ma loro hanno frantumato il finestrino ed hanno fatto il sound-off in ogni caso … John era così incazzato ed ha fracassato la PA … che apparteneva alla Screaming Lord Sutch. Cinquecento persone lo hanno visto mentre lo faceva … ma poi lui si è negato a Lord Sutch”


21.02.76 Welwyn - Garden City (tranquillissima … si, insomma, almeno prima del concerto … città giardino ai bordi della Grande Londra)
25.03.76 Hertfordshire College Of Art - St Albans (seconda serata in quel dell’università)

È quindi così che all’inizio del 1976 i Sex Pistols iniziarono ad espandere i confini dei loro concerti … arrivando a suonare non più nelle scuole o college … ma stavolta (sempre per merito di quel farabutto di Malcom) nei locali … e che locali, gente …!


30.03.76 “100 Club” – Westminster, 100 Oxford Street

Prima apparizione al “100 Club”. Chrissie Hynde (commessa del “Sex”, fra le prime modelle, non chè futuro membro prima dei Damned … poi fondatrice dei Pretenders) quella sera porta il chitarrista/produttore Chris Spedding a vedere i Sex Pistols per la prima volta:

Chrissie Hynde:
“Mentre suonavano, Johnny si stava contrapponendo a Glen Matlock … tanto che cercò di lanciargli qualcosa sopra le sue spalle … C'era sempre questa tensione … e Johnny stava cercando di ferire gravemente Glen sul palco”

Chris Spedding:
“Rotten venne o spinto o saltò da solo giù dal palco … disgustato … e McLaren gli urlò che non si sarebbe guadagnato la corsa in taxi a casa se non tornando sul palco”

Chrissie Hynde:
“Egli non solo lasciò il palco … ma ha lasciato proprio il club. Malcolm McLaren corse in strada per cercare di recuperarlo … nel frattempo, sul palco, la band era così frustrata …Steve Jones non ce la fece più … e strappò le corde della chitarra con una sola mano … Allora Rotten finalmente tornò … e, quando si rese conto che Steve aveva strappato le corde della sua chitarra … e che quindi non poteva più suonare … Rotten diede un balzo indietro sul palco e se ne andò … "Ok, e adesso?" ci chiedemmo … ma dopo più di 15 minuti da quando se n’era andato Johnny. Così sembrò come se fosse colpa di Steve che non si poteva continuare”


03.04.76 “The Nashville Rooms” – West Kensigton, Londra (… pensate … di supporto ai "101'ers" … la più famosa pub-rock band dell'epoca)

Joe Strummer (allora cantante-chitarrista dei 101’ers):
“Mentre stavano facendo il loro soundcheck, ho sentito Malcolm andare da John: … ‘Vuoi questo tipo di scarpe che ha preso Steve  … o di quelle che ha Paul? … Che tipo di maglia vuoi?’ … ed ho pensato: … ‘Accidenti, hanno ottenuto un manager, e sta offrendo loro vestiti’ …"

Clive Timperlee (chitarrista dei lOl’ers): 
“È  stato il primo concerto veramente importante che hanno fatto … ed abbiamo avuto un ready-made di pubblico che è venuto a trovarci. Le persone erano tutti esterefatti alla loro vista – sbigottiti per il molto interesse … volarono un sacco di parolacce. È  stata una situazione chiaramente molto manipolativa”

Joe Strummer:
“Erano avanti anni luce rispetto a noi. La differenza era che noi suonavamo Route 66 per gli ubriaconi del bar … della serie … ‘Per favore apprezzateci’ … … Ma qui c’era questo quartetto che se ne stava là in piedi … della serie … ‘Non ce ne frega niente di cosa pensiate voi coglioni … questo è ciò che ci piace suonare … e questo è il modo in cui lo faremo’ … Erano di un altro secolo. Rimasi sconvolto. Non gliene fregava un cazzo”



Joe Strummer all'epoca dei 101'ers

Copia di "On The Town" con l'articolo della serata


04.04.76 “El Paradise Strip Club” – Soho, Brewer Street (strip-club “della cagna” … gestito da maltesi … e frequentato da malavitosi)

La locandina della serata

Glen Matlock:
“È stata un’ulteriore striscia di totale disgusto … Malcolm aveva organizzato il concerto con i proprietari … una sorta di tipi di gangster maltesi … Abbiamo dovuto prendere i posti a sedere fuori … chiedere dei secchi di disinfettante e pulirci il nostro posto. Abbiam solo sentito per tutto il tempo lo scroccare delle massette di tutti questi scommettitori”

Steve Jones:
“Ci sono state spogliarelliste sul palco prima dell’inizio del concerto … e poi dopo … quando abbiamo finito … loro hanno ricominciato a denudarsi ancora una volta”

Johnny Rotten:
“Avremmo avuto al massimo 10 persone dentro a guardare il concerto … Io sono andato davvero male … sono pure inciampato e caduto sulle luci… che invece di essere normalmente ancorate sopra … erano a terra … Non riuscivo a vedere un cazzo di quello che stavo facendo … e per questo sono inciampato e mi sono ferito … Ho ancora un enorme cicatrice”


23.04.76 “The Nashville Rooms” – West Kensigton, Londra (… seconda serata al Nashville … dopo il successone di 20 gg. prima …  quando fecero di supporto ai "101'ers" di Joe Strummer)

Neil Tennant (autore di una lettera inviata al NME):
“Come sapete, i Pistols sono composti da tre bei ragazzi … puliti … di classe media … studenti d'arte … e da un ‘demente’ in carne ed ossa: Johnny Rotten. Ora, il Venerdì sera … ‘il demente’ … non era al top della forma … anche se il resto della band faceva del loro meglio per cercare di compensare … il cuore di Johnny non era nella musica … La sua mancanza di interesse è stata naturalmente riflessa dal pubblico che, deluso, non ha sufficientemente reagito alla band …è questo il modo in cui  i Pistols creano il loro ambiente, quando la loro musica non ingrana? Picchiando un membro del pubblico, forse? … Cos’altro?”

Johnny Rotten:
“C’era da aspettarselo che sarebbe accaduta una rissa … questa sorta di grande simbolo di violenza dell'inizio del punk rock. C’è stato solo un carico di ricaduta delle persone in tutto il posto. Vivienne [Westwood] ha sbaciucchiato qualche ragazza. È stato senza senso … scazzottate e borse … davvero”

Neil Spencer:
“C'erano anche un paio di ragazzi di fronte che volevano assolutamente dargliele alla band … e Steve, alla fine, appena ha avuto l’occasione … ne ha incollato uno al muro … Poi è saltato su anche Malcolm … presumibilmente per aiutare Vivienne”

 John Ingham (giornalista):
“Johnny … con questo sguardo di gioia … subito si è tirato fuori dalla parte anteriore del palco … ed ha iniziato a tirare pugni … Steve si è fatto avanti ed ha iniziato a cercare di separarli … È stato il caos completo … Vivienne ha detto poi che si stava annoiando … che i Sex Pistols erano noiosi … ed ha deciso di ravvivare l'atmosfera. Così ha schiaffeggiato la ragazza senza alcun motivo”

(la nr. 3 di 5 non l'ho trovata)

Sounds, il giorno seguente, riporta un pezzo di intervista di Johnny Rotten:
“La scena di New York non ha niente a che fare con noi … è una totale perdita di tempo … Tutti parlano dell’immagine … ma nessuno ha mai menzionato la musica”


29.04.76 “The Nashville Rooms” – West Kensigton, Londra (… terza serata al Nashville … ormai headliner)


Locandine

Johnny Rotten:
… “Alla fine di aprile del 1976 …ho avuto una discussione enorme con Glen [Matlock] … al Nashville … Non ho mai potuto sopportare l'atteggiamento semplicistico di Glen su tutto … vuole solo essere gentile e non offendere nessuno …Glen diceva cose a me come … ‘il testo di God Save The Queen deve essere cambiato’ … perché alla sua mamma non piaceva”

La violenza si fa quindi strada durante i concerti … che talvolta … più di una volta per la verità … degenerano in risse … (pare addirittura opportunamente premeditate dall’entourage del gruppo) … come appunto quella del 23 aprile durante lo show al Nashville. 

I Sex Pistols … in quel momento … avevano oltrepassato un limite … 
… anzi …
… avevano oltrepassato IL LIMITE … 
… e che nel giro di meno di due anni li avrebbe portati al tracollo. 

Ma il movimento per ora esiste … 
… il movimento c’è … 
… il movimento si ingigantisce … 
… tanto che il “100 Club” di Oxford Street (… seguiti a ruota dagli altri similari locali …) assume pian piano per il punk londinese lo stesso ruolo del cugino “CBGB’s” nella Grande Mela.



"100 Club"

I Pistols durante uno show al "100 Club"


"The Nashville Rooms"

McLaren escogita sempre nuovi modi per incuriosire pubblico e stampa … in maniera tale che la popolarità famigerata dei suoi protetti diventi inarrestabile … ma ciò non sembra essere sufficiente. 

Si comincia quindi a pensare ai concerti in termini di spettacolo … radicalmente diverso da quello che comunemente si intenderebbe beninteso. 

… Durante i concerti dei Pistols deve sempre accadere qualcosa … che sia pericoloso … scandaloso … ma soprattutto “disturbante”. 

… Acidi e anfetamine iniziano purtroppo però ad essere trangugiati come caramelle. 

… Nonostante lo scalpore suscitato … gli unici introiti vengono dai concerti … (non sempre pagati per giunta) … ed il gruppo a questo punto arranca … tanto che McLaren lo considera ancora solo … “un mero veicolo pubblicitario per Sex” … e più di una volta pensa di scioglierlo, nel timore di rimetterci personalmente del denaro.

Il destino però è con i Sex Pistols. 

Non siamo più però nel 1974, gente.
Eh no. 
… Siamo già nel 1976 (… ma con chi ho parlato tutto ‘sto tempo?) … 
… ed anzi … 
… l'inizio del mitico ’76, dicevo … l’abbiamo già superato da un bel pezzo.

… ed ecco quindi che nasce un’altra … formidabile idea …

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