martedì 16 ottobre 2012

Subway, part. 6 (... il monachesimo di Bromley)


[quanto segue è principalmente fonte Wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Bromley_Contingent 
o tratto dal sito http://www.punk77.co.uk]

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Jordan (Pamela Rooke)
(23 giugno 1955 – Seaford, Sussex)

Jordan con Adam Ant

Jordan nello strip al Nashville

La famosa foto denominata "Jordan Cops"

… inizialmente commessa …
… ma ben presto “modella vivente del Sex” …
… “la modella” per antonomasia … per dirla tutta …
… autentica pioniere del punk …
… nonché (addirittura) attrice.

Il suo stile … e (personale) senso della moda …
… che lei ha sempre definito come “auto creato” …
… e che la portarono ad esibire da un biondo platino sbiancato …
… fino ad una pettinatura cotonata scuro procione-come il trucco degli occhi …
… fecero di lei un’icona di prim’ordine della subcultura punk di Londra …
… tanto da essere dai più considerata “il primo vero membro del Bromley Contingent”.

Insieme a Johnny Rotten … Soo Catwoman … e Siouxsie Sioux … le è attribuita la creazione del punk “W10 London look” (ossia: “W” … cioè “dabliu” … che in slang diventa “doppio” … poi: 10 … ed intendesi sterline … “London Look” … ossia: “un look economico per stare al passo coi tempi di Londra … a sole 20 sterline” … naturalmente in vendita esclusivamente … al “Sex”!!!).

Scelse per se’ lo pseudonimo di Jordan quale “nome di battaglia” … volendo così rappresentare i suoi “giorni a Londra” per una che come lei … proveniva dagli orizzonti … della costa sud …  (praticamente è un incontro fra i termini Journey - ossia "viaggio" …  e London …  punto d'arrivo di questo suo "viaggio").

… “l’autodeterminazione che mi è propria mi ha trascinata a scappare a 18 anni da quel luogo sperduto del sud dove sono nata e cresciuta … (Brighton) … e mi ha portato a vagare qui e là … prima di accasarmi al Sex” … 

La leggenda narra che gironzolasse lungo i docks esibendo dei tacchi a spillo color oro … fasciata (ma mica poi tanto) in una gonna a rete … ed i capelli “bianco confetto” …

… in seguito fu ben più famosa come … “le tette più luride del punk” … per via del suo famosissimo “strip” in quel del concerto dei Pistols al Nashville … (ma questo … occorre dirlo … ha anche fatto nascere una profonda ammirazione e stima da parte di Johnny Rotten nei suoi confronti … cosa questa che il singer non ha mai perso occasione per ribadirlo)…

… “ma questo era fondamentalmente il punk” … si difende lei … quasi infastidita ogni volta che qualcuno glielo ricorda …

Ha spesso sottolineato … nelle interviste che l’hanno vista protagonista … come la sua immagine punk le abbia poi in realtà sempre causato soltanto enormi problemi:

… “Ho dovuto continuamente cambiare e modificare il mio aspetto per circa due anni. Ho avuto alcuni “incontri” veramente terribili sui treni … Sono arrivata a pagare quei turisti che cercavano di pubblicare alcune mie foto … ed ancora peggio … ho dovuto combattere alcune madri dall’accusa che stessi sconvolgendo i loro figli … e dimostrare che in realtà io mi stavo difendendo dal loro opportunismo … fondato poi sul semplice fatto che avevo persino osato si salire su di un treno … alla voluta ricerca proprio di simili incontri. Qualcuno ha cercato addirittura di buttarmi giù da un treno in corsa, un giorno … letteralmente proprio fuori dalla porta, dico … tanto che le Ferrovie Britanniche mi hanno suggerito … ad una mia rimostranza … di andare a sedermi in ‘prima classe’ … se proprio volevo veramente uscire dai guai” …

Nonostante ciò … Jordan non ha mai …
… MAI …
… passo un fatto indietro nel suo modo di essere …
… nel suo modo di stare fra la gente …
… nel suo “dipingersi” …


Sul finire dei ‘70’es ha ricoperto il ruolo di manager per Adam and the Ants (la band di Sturt Leslie “Adam Ant” Goddard del … “dopo Damasco”… vi ricordate la “prima vittima” dei Pistols in quel del primo concerto al “St. Martins School”, vero?) … di cui peraltro sembrerebbe ne diventi “compagna” in quel periodo.

Ne ha addirittura registrato il brano "Lou" (in onore del “mentore” Lou Reed del trasformismo metropolitano della “Berlin Era”) in qualità di cantante ospite con la band del proprio “boy-friend” … sia nelle sessions alla “BBC Radio 1” dell’altro altrettanto leggendario DJ John Peel … fin’anche persino in sparute performance live … dove ha spesso eseguito dal vivo il brano in questione con loro … da metà del 1977 fino al maggio 1978 … quando poi ha lasciato definitivamente la band … (ed anche  … “Adam”!!!).



Dal 1984 ha fatto ritorno nella sua Sussex … dopo un decennio trascorso a Londra … e ribadendo più e più volte … che nel destino era scritto … “che una ragazza di nome Jordan si sarebbe incontrata con un ragazzo di nome Johnny Rotten” 

Attualmente fa la … veterinaria di gatti di razza birmana … e fra le sue dichiarazioni più note … su ciò che fu in quel magico periodo … si ricorda:

… “Non fui molto sorpresa dalla fuoriuscita di Johnny … Fui decisamente più sorpresa quando uno come lui vi entrò … nei Sex Pistols” …

… “Abbiamo ancora un sacco di amici in comune … e tutti … dico tutti … furono sorpresi che lui fece parte a questo ‘show’ … ho sempre personalmente pensato che avesse detto di volerne far parte solo per trarne una sorta di pubblicità … ma che poi non lo avrebbe più fatto” …

… “Penso che lui si fosse un po’ perso all’inizio … ed anche strada facendo … ma d’altronde non è mai stato un gran ‘giocatore di squadra’ … e non è poi col tempo che sia cambiato molto, in realtà” …

… e cosa ne pensa di se’ stessa … “la regina delle tre pagine”?

… “beh … noi tutti ci facemmo da soli … ed è merito mio di questa mia ‘opera d’arte’ … gente. Seppur io avessi i capelli ‘intrecciati’ … ed i miei vestiti fossero orribili. Ma io ero a mio agio … è questo è ciò che poi conta realmente” 

… “Non ho mai avuto nulla in contrario con le femministe … solo che in quel momento mi andava di essere me stessa … e non mi son mai sentita a disagio nell'essere me stessa” …

Caroline Sullivan … notissima critico musicale … nel paragonarla alla “Jordan” fotomodella (nata nel 1978) … ha affermato che
… “Entrambe hanno sfruttato il loro aspetto nel modo più diverso … L’originale Jordan è stato un po’ come una sorta di personaggio inventato … perché lei veniva dalle periferie … e si gettò a capofitto … cuore ed anima … in questo ‘nuovo mondo’ che trovò a Londra. Jordan fu sicuramente all’altezza del punk … e si basò molto più sulla sostanza … che sul prezzo” …

Ed ancora si è scritto di lei:
… “Ha ricevuto un sacco di copertine dai giornali … ma lei era più che altro un’anti-eroina. Katie Price invece … (la “falsa” Jordan) … è lei a far parte pienamente dell’establishment” …

… “L’attuale Jordan (la diva fotomodella) è … al paragone con Jordan punk … quasi un insulto per le donne … mentre Jordan punk ne era il massimo esempio di assoluta libertà” …

Ebbe anche un cameo cinematografico nel film “Jubilee” di Derek Jarman … ambientato nel 1977 … ma alla fine uscì fuori dal punk e dichiarò di essersi stancata della scena

… “Mi sentivo un po’ irreale … dopo tanto tempo” …

… “Da quando son tornata a casa … la gente mi chiama ancora ‘Jordan’ … Soltanto i giornali in cerca di gloria urlano ‘Allarme … c’è Pamela Rook’ … ma nessuno gli da retta, per fortuna” …

Recentemente ha dichiarato di aver conosciuto qualcuno che ha chiamato la propria figlia “Jordan”.
Lei ha chiesto:
… “Jordan la modella?” …
Le han risposto
… “No … una tale Jordan che ha lavorato in un negozio da una certa Vivienne nel 1970” …

… “È stato un po’ inquietante effettivamente” 
… ha dichiarato a tal proposito

Jordan oggi

… “Qualcuno vuole scrivere addirittura un libro sulla mia vita … e magari farne un film … Io non ne son sicura … è un po’ strano effettivamente, se ci pensi … soprattutto se lo fanno mentre sei ancora in vita, voglio dire … e per aver fatto poi che cosa? … essere stata me stessa? Ma è una facoltà realmente così rara?” …

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Siouxsie Sioux (Susan Janet Ballion)
(27 maggio 1957 – Southwork, Londra)






La più giovane di tre figli, nacque all’ospedale di Southwork (Londra Centro) … a dieci anni di distanza dai suoi due fratelli gemelli (un fratello ed una sorella) … dopo che la sua famiglia fece ritorno, nel 1950, in Inghilterra … proveniente dal Congo Belga … dove i suoi genitori si erano poi in realtà conosciuti.
Sua madre Betty era infatti una segretaria inglese bi-lingue … suo padre un batteriologo belga di origine vallone, studioso del veleno dei serpenti …
La famiglia si trasferì nel quartiere di Chislehurst (periferia sud-occidentale di Londra) … ma a 14 anni perse il padre (morto di cirrosi epatica) …
Tale perdita minò completamente nell’animo la giovane Susan … tanto che rischiò lei stessa di morire per una gravissima affezione di colite ulcerosa.
Descritta come “tipo solitario” … iniziò ad ascoltare la musica prodotta da “figure maschili ambigue”: David Bowie … Lou Reed … Marc Bolan … Bryan Ferry (Roxy Music) … Iggy Pop (Stooges) … e cominciò a frequentare una cerchia di amici che avevano I suoi stessi gusti musicali.
A 17 anni abbandonò la scuola … cominciando poi a frequentare locali gay … frequentati dalla maggior parte degli amici di sua sorella … che la introdussero in quell’ambiente.
Nel novembre 1975 avviene un episodio che le cambierà la vita per sempre: alla sua scuola d’arte a Chislehurst si esibisce la band dei Sex Pistols … Lei fondamentalmente quella sera non vi parteciperà (non frequentava più, del resto) … ma avrà modo sin dal giorno seguente di raccogliere le incredibili testimonianze dei presenti … che parlano di uno show devastante … tanto quanto quello degli Stooges.
Nel febbraio 1986 … insieme al suo amico d’infanzia “Steve Severin” … va a vedere di persona un concerto dei Pistols … rimanendone “folgorata” … tant’è che dopo aver parlato direttamente coi componenti della band … decide di seguirli regolarmente.

Nei mesi successivi diventa … assieme al resto di quell’eccentrica ghenga di supporters … uno dei primi membri del Bromley Contingent … assurgendo a ruolo di figura preminente all’interno della cricca … incarnandone l’anima “goth” … per via del suo make-up “appuntito” con gli occhi da gatto, rossetto rosso profondo, capelli neri cotonati … ma soprattutto anche per via dei suoi abiti neri in stile “bondage”.
In particolare Siouxsie resta ancora oggi fondamentale nel panorama punk per il suo glamour … l'abbigliamento fetish … o i cosmetici … materiale che tutt'oggi viene utilizzato tra i fan del genere.

Ai primi di settembre del 1976 … al seguito dei Pistols in occasione di uno dei primissimi “Festival Punk” a Parigi assieme al resto del “Bromley Contingent” … venne selvaggiamente picchiata da un gruppo di teppisti per via del suo look … che quel giorno sfoggiava un bracciale nero con la svastica.
Siouxsie dichiarerà che la sua non era una dichiarazione politica … ma soltanto una provocazione … con il chiaro intento di voler soltanto shockare la borghesia (quella stessa che si dichiara contro il nazismo, per intenderci … ma poi utilizza i medesimi ed identici pensieri sia in fatto di razzismo che di chiusura mentale).
Più tardi … scriverà il brano “Metal Postcard (Mittageisen)” in memoria dell’artista anti-nazista John Heartfield … nonché il singolo “Israel”.

Coerente alla filosofia prettamente punk del …

… “l’importante è esserci” …
e del …
… “la gente fra il pubblico potrebbe essere la stessa sul palco” 

… forma assieme all’amico fidato di sempre … Steve Severin (già … di nuovo lui … anch’egli nel “Bromley Contingent”) … la band dei Siouxsie and the Banshees (… i Banshees sono … secondo la mitologia irlandese e scozzese … degli spiriti di “donna-piangente” … per questo sempre impersonificata con gli occhi prennemente arrossati dal pianto … che aleggiano nei pressi di paludi o boschi … ma che appaiono agli uomini soltanto quando questo è prossimo al trapasso. “Banshee” … nella traduzione dal gaelico … vuol dire letteralmente “donna delle fate”)… in cui per un’occasione suonerà la batteria addirittura John Simon Ritchie (vi ricordate l’amico d’infanzia di Johnny Rotten … quello che si chiamava “Sid” … che Vivienne avrebbe voluto cantante nei Sex Pistols?).

Siouxsie - Severin

Anche se non avevano ancora deciso come strutturare i propri brani e soprattutto stabilito un vero e proprio show … convincono Malcom McLaren di fare da supporto ai Pistols al “100 Club”.
Così … 20 settembre 1976 … improvvisano uno show di 20 muniti … con Siouxsie che recita poesie e preghiere … e che venne definita:

… “un'interminabile, blasfema, caotica e slegata versione punk della tradizionale preghiera cristiana … inframmezzata a versi di ‘Twist and Shout’ dei Beatles … ‘Knockin' on Heaven's Door’ di Bob Dylan … e ‘Smoke on the Water’ dei Deep Purple” 

Siouxsie:
… “Steven Severin, il bassista … aveva preso per la prima volta in mano il suo strumento solo il giorno precedente … L'intenzione era di continuare a suonare finché non ci avessero buttato fuori dal palco” 

Jon Savage (critico musicale):
… “Siouxsie era diversa da qualsiasi cantante prima o dopo … pioniera di un movimento ancora sommerso … e del tutto moderno. Ha aperto una nuova era per le donne nella musica … al pari di  Viv Albertine delle “The Slits” … Siouxsie è apparsa da subito pienamente soddisfatta dalla propria filosofia … di cui possedeva palesemente il pieno controllo … assolutamente sicura … Mi ha segnato profondamente e totalmente … Ci stava donando una qualcosa che nessuno aveva mai neanche osato sognare … ma lei lo ha preso … e lo ha reso possibile … È la cosa chei focalizzò tutto del festival, secondo me … non riesco nemmeno a ricordare nient’altro del resto degli altri act di quella sera … tranne che la sua prestazione unica” …

Come abbiamo già detto … Siouxsie si rese protagonista in quel dell’intervista di Bill Grundy su Thames Television … nel dicembre 1976 … dove appunto Bill … visibilmente ubriaco … chiese a Siouxsie come stava.

Siouxsie rispose:
… “ho sempre sognato di incontrarti, Bill” …

Bill Grundy cadde quindi a sua volta nella trappola (era stato infatti lui precedentemente a punzecchiare Johnny Rotten … che lo zittì con un cubitale … “shit” … in prima serata) … tanto che il presentatore … sempre in diretta … propose alla ragazza un incontro dopo lo spettacolo.
Dopodichè, vabbè … il tutto degenerò con il fiume di improperi proferiti da Steve Johns.

Questo provocò quello che ho già in parte anticipato … ma anche e soprattutto la copertina a Siouxsie dove veniva apostrofata come …
… “provocatrice da spazzatura” …        
… aumentando però di fatto sia la fama dei Pistols … ma anche e soprattutto quella di Siouxsie.

Ma Siouxsie non gradì quegli strascichi e tutti i luoghi comuni su cui ricamò la stampa … tanto che da quel momento prese le distanze da quella scena … oscurandosi … e limitandosi a seguire i Pistols in concerto.

Dal febbraio del 1977 si concentrò esclusivamente sui Banshees … divenendo prima un’eroina del post-punk … poi l’unica indiscussa icona del gothic (quel genere di new wave che in Italia abbiam sempre chiamato “dark”).

Il primo singolo dei “Siouxsie and The Banshees” … “Hong Kong Garden” … uscito il 18 agosto 1978 … salì al 7^ posto delle U.K. Charts …



Notevolissimo successo ebbe anche il primo album … “The Scream” (… l’Urlo) … sempre del 1978.

Nel secondo album “Join Hands” (dell’anno successivo) venne pubblicato il brano “The Lord Prayer” … ossia il rifacimento dello show al “100 Club” con i Pistols …

In seguito … quale artista in continua mutazione … ha poi presto lasciato l’immagine di “geisha maudit” … per impersonificare altri aspetti del mondo femminile 



… sempre e comunque legati al ruolo della notte … con album assolutamente meravigliosi 
(e spesso di denuncia sulla condizione femminile stessa … come il famosissimo “Peep Show” … dove descrive a suo modo il mondo delle prostitute e delle spogliarelliste dei night club)



… e che le hanno fatto conquistare il meritato successo artistico su cui nessuno … all’inizio … avrebbe mai scommesso un solo penny.



Al centro, suo malgrado, di morbosi scandali ed autodistruttive storie sentimentali (notissima quella con il cantante dei Cure … Robert Smith) …  attualmente … dopo aver fra l’altro dato vita ad un progetto parallelo dei “The Creatures” insieme al batterista dei Banshees, “Budgie” (diventato fra l’altro suo marito dal 1991) … ha definitivamente sciolto la band.



… Inizialmente ha intrapreso prima una serie di collaborazioni con altri personaggi della scena Punk-Wave (Marc Almond-ex “Soft Cell” … Morrisey-ex “The Smiths” … John Cale-ex “The Velvet Underground” … ecc.) … 



…  concentrandosi infine su una carriera solista che l’ha portata ad essere, al pari di Diamanda Galas, la figura femminile di spicco della cosiddetta “Musica Raffinata Underground”.

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Steve Severin (Steven John Bailey)
(25 settembre 1955 – Highgate, Londra)


Steve Severin - Siouxsie - Debbie Juvenile





Amico d’infanzia di Siouxsie Sioux … talmente in simbiosi … da rappresentarne inscindibilmente l’uno l’alter ego dell’altra … e con la quale è stato altresì membro co-fondatore dei Banshees … nonché co-compositore dei testi e delle musiche … e soggetto con importante influenza sia sulla musica che sull’immagine della band … nonostante il profilo notevolmente inferiore rispetto all’istrionica cantante.

Scelse il soprannome di “Severin” influenzato da Leopold von Sacher-Masoch … protagonista del brano “Venus in furs” dei Velvet Underground.

Di origini alto-borghesi … non per niente Highgate è il quartiere più chic di Londra …

Polistrumentista … fin dai primi attimi dei Banshees, Severin e Siouxsie sin trovarono in perfetta sintonia di vedute e di scelte musicali.



In seguito però nacquero dissidi … dovuti sicuramente sia alle diverse visioni … ma soprattutto alla particolare personalità di entrambi i soggetti:

Severin:
… “le tensioni sono comunque sempre state sfruttate in modo positivo … generando scelte stilistiche davvero molto fortunate” 


Con lo scioglimento della band i rapporti fra i due si sono irrimediabilmente rotti … e Severin ha da tempo intrapreso una carriera solista che vede addirittura la composizione di “Visions of Ecstasy” … colonna sonora del mini-film di Nigel Wingrove sulla vita di Santa Teresa d’Avila.

Ha poi collaborato a colonne sonore di molti altri film … ed autore di brani dalle tematiche più diverse (fantasie sessuali … perversioni … blasfemia … vampirismo … psichedelia … dark-ambient … ecc.).


Artisticamente famoso e degno di nota il progetto “Glove” … congiuntamente a Robert Smith dei “Cure”.


Steve Severin con Robert Smith

Severin ricorda così il periodo con il Bromley Contingent:
… “Quando le nostre strade si sono incrociate con quelle del gruppo … è stato più un incontro di menti. Non ci siamo mai divertiti così tanto come quando diventammo fans dei Pistols … o come quando, ancora così ragazzi, abbiamo cominciato a suonare noi stessi … Anche se può sembrare insolito per una band essere così vicini ai loro fans … noi siamo diventati ancora più amici proprio quando le cose erano di fatto lontane dall’arrivare ​​alla notorietà” …


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Billy Idol (William Michael Albert Broad)
(30 novembre 1955 – Stanmore, Londra)






Stanmore … collina alla periferia nord-ovest di Londra … ma già ormai Middlesex.
Fu un episodio scolastico a segnare il suo … “per sempre”.
Alla consegna della correzione di un compito in classe … totalmente “fuori traccia”(anch’io presi un 2 una volta per un “fuori traccia” … sapete? … ma ancora adesso non ho capito chi cazzo fosse in realtà “fuori” … ma tant’è) … vide trascritto … a caratteri (come si dice) “cubitali” … “William is idle” (che in slang viene tradotto: “William è un fannullone” … come vedete … i “Moretta” … che tendono ad “alzarsi” con simili sciocchezze … ci son sempre stati … e non si sono succeduti soltanto nel Governo tricolore)…

… “ah, si? … ed io da questo momento mi faccio chiamare proprio così… cazzo” …

… giocando pertanto sui giochi di parole dati dal termine “idle” (fannullone, sfaticato) … ed “idol” (che si legge uguale, ma vuol dire “idolo”) … “Billy” scelse il suo domani.

La sua famiglia si era nel frattempo già trasferita due volte: la prima volta nel ’58 a Patchogue (New York) … per farne però ritorno appena 4 anni dopo (giusto in tempo per incontrare il “professore” di turno, insomma)… a Dorking … nel Surrey … (appena oltre la periferia più fetida di Londra sud-est).

Nel 1974 … per farla breve … la sua famiglia si trasferì in un quartieraccio della “Grande Londra” … Broomley, pare si chiamasse.

William quindi cambia un bel po’ di scuole … ma diplomandosi comunque … tant’è che alla fine si iscrive alla facoltà (!) di letteratura (!) della “University of Sussex” (!) di Brighton (sempre nell’area londinese)… andando poi a vivere in un campus ad East Slope … (salvo poi ritirarsi nel ’76).

Preso dal fervore dei primi vagiti del punk … comincia la sua carriera musicale addirittura nei Banshees di Siouxsie & Severin … nel 1976 … (anche se in quel periodo la band non aveva ancora scelto questo nome).

Essendo quindi dell’ambiente … entrò (o per meglio dire “formò”) i “Broomley Contingent” …


… e fu proprio per via di un servizio televisivo sui fans dei Pistols … che Billy si trovò catapultato davanti ad una telecamera … imbraccando su di un palco una chitarra … palco dove si stava esibendo la band hardcore dei “Chelsea” … di tale Gene October … e dove peraltro suonava tal Tony James (ex-London SS).

L’esibizione fu un successo … e sia la band … che Billy … vennero tutti confermati.

La band ebbe però vita breve … tanto che fuoriuscirono presto sia Billy … che il già leggendario Tony James … e che insieme a Bob Andrews alla chitarra … e Mark Laff alla batteria … diedero presto vita ai “Generation X”(con Billy passato alla chitarra-voce) …

Generation X ("Marquee Dressing Room" - 1977)

Generation X - 1978






… la più incredibile band punk del 1977 … quella che avrebbe “sicuramente” soppiantato i Sex Pistols … avrebbe detto Malcom McLaren … avesse potuto ficcargli addosso le grinfie.



In realtà i Generation X non  avevano nulla a che vedere con i loro coetanei “77ini” … visto che infatti loro si ispiravano … moooltooo più “sinceramente” … addirittura al british-pop dei 60’es …

Idol affermò:
… “Noi eravamo l'opposto dei Clash e dei Pistols: loro cantavano ‘No Elvis, Beatles né Rolling Stones’ … ma noi eravamo onesti su quello che ci piaceva: la verità era che tutti stavamo costruendo la nostra musica… ognuno a suo modo … chi sugli Stooges … chi sugli MC5 … chi sui Velvet Underground … chi sugli Steppenwolf … e chi sui Beatles e gli Stones” 

Non a caso furono uno dei primi gruppi punk ad apparire in televisione … al poi mitico “Top of the Pops” … sulla BBC.

I Generation X firmarono poi con la Chrysalis Records … e pubblicarono tre album … apparendo addirittura in un “rockumentary” del 1980 “D.O.A.: A Rite of Passage di Lech Kowalski”.

Idol era però dotato di una personalità troppo grande per poter essere compressa nei Generation X (che divennero Gen X alla fine degli anni Settanta) … soprattutto dopo che la produzione della band si ammorbidì progressivamente … scivolando sul commerciale … fino poi al gennaio 1981 … quando Idol abbandonò il gruppo (che si sciolse).
Lui si trasferì a New York … dove guidato dall'abile manager Bill Aucoin … cominciò la sua carriera solistica in collaborazione con Steve Stevens, Phil Feit e Steve Missal.


… il resto è storia … non ve lo posso certo descrivere io: Billy iniziò una carriera solista che l’ha portato a diffondere nel mondo una certa filosofia … ed un pensiero che altrimenti non sarebbe arrivato in una scala così planetaria.





Della sua … diciamo così … produzione “post-Bromley” ... terrei in particolar modo a ricordare il brano “Hot in the city” … (letteralmente: “Fa caldo qui in città” … dal titolo assolutamente “emblematico” … fra stridolini ed “affanni” davvero “torridi”) … dedicato a piena forza ai … ricordi di quel periodo (… ma voi ce l’avete una minima idea di quello che possano aver combinato ‘sti qua … tutti uniti … in un unico … meraviglioso … “branco”?).


Dice Billy Idol di quel periodo:
… “I Pistols erano quello che noi volevamo accadesse … Se avessimo potuto, in una palla di vetro, visualizzare la rock band della metà degli anni Settanta che potesse rappresentarci … noi ce l’avevamo di fronte: … i Sex Pistols” …

E dopo ever formato i Generation X … che fine fece il “Bromley Contingent”?

Billy Idol:
… "Abbiamo ‘usato’ il Bromley come ‘seguito’ per andare al ‘Louise’ (un locale gay) … ma solo perché abbiam tutti voluto fare le cose insieme … e quindi abbiamo potuto partecipare assieme alla crescita ‘di noi tutti’ … ma in seguito … dopo quella volta … ha solo più dovuto seguire stronzate. Da quando poi ognuno di noi ha messo su la sua band … è stato come tirarsi addosso scorie a vicenda. A quel tempo la scena non aveva un nome. Poi Caroline Coon … finalmente … si interessò di punk. Guardate le date: … quando la gente cominciò a leggere di noi … era già tutto finito … e da un pezzo” …

Nel febbraio 1986 … in un’intervista di Kris Needs (poi apparsa su Face):
… “La gente intorno a me adesso è uguale … precisa ed identica a quella di allora. A loro piace divertirsi … suonare rock'n'roll, insomma … e che non si preoccupa di dover per forza fare cose essere troppo “articolate” … Non ho mai desiderato essere come i Velvet Underground. Ho sempre bisogno di essere Billy Idol … e suppongo che questo sia il mio più grande trionfo!” 

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Simon “Boy” Barker “Six”
(???)




Simon Barker - Soo Catwoman

Jordan - Simon Barker

Entrato a far parte della ghenga molto presto anch’egli … Simon … nell’ambito del Bromley … ne diverrà presto il “fotografo ufficiale” …
… anzi …
… quasi come un fotoreporter in prima linea …
… come una sorta di Michael Herr in “Dispatches” …
… “unico inviato dal fronte del Vietnam” …
… veste questa che lo vide successivamente quale unico “artista grafico ufficiale” dell’intera ghenga …
… ed insieme a Ray Stevenson fu il “fotografo ufficiale” dell’intero movimento …
… a tal punto che sceglierà … nel corso della propria esistenza … di proseguire e perfezionare proprio tale “disciplina”.

… Simon Barker infatti … diventò col tempo un notissimo fotografo dell’ambiente … utilizzando il nickname “Six”.

… In occasione del trentennale della nascita del punk ha pubblicato una mostra di foto dell’epoca … che ha avuto un successo incredibile di pubblico e di critica.

Simon “Boy”:
… “Non c’è proprio bisogno che tu sia un musicista fantastico … per fare ciò che vuoi” …

… ed ancora (a proposito dei suoi soggetti):
… “Non si tratta di ‘fucking kids? … Per me è tutta una questione di ‘stranger’ … C'è qualcosa di attraente in quella parte della società che viene definita ‘outsider’ … i solitari … le vittime … e coloro che sono diversi … o scelgono di essere diversi” …

Jordan e Simon oggi
(all'inaugurazione della mostra fotografica dei 35 anni del punk)

Foto di Jordan "Punk's dead"
(mostra fotografica dei 35 anni del punk)

… “Il punk ha influenzato il mio lavoro? Sì … Continuo a credere che l’idea creativa è più importante della tecnica … e che la passione e l’originalità è più importante delle proprie qualifiche e/o la formazione … Ma vorrei anche dire che, al contrario, l’istruzione è realmente al pari importante … in quanto è anche con l’istruzione che abbiamo influenzato il punk. Per ‘noi’ intendo … quel gruppo di persone ‘hardcore’ all’inizio di tutto … e di cui  sono orgoglioso di averne fatto parte” …

… “Il mio interesse ed ispirazione erano interamente rivolti a fotografare persone uniche e bellissime … Il fascino di individualità, in contrasto con l'aspetto omogeneizzato del mercato di massa … è tutto. Guardata in modo diverso perché non la si voleva … e perché così ‘si doveva’ … Inizialmente abbiamo sofferto per vi di un sacco di insulti e derisioni … sia da parte dei media che del pubblico in generale … ma non significava nulla per noi … sapevamo che abbiamo guardato avanti … meglio dei nostri critici” …

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Debbie Juvenile (nèe Wilson)
(???)







All'età di 16 anni lavorava già al “Seditionaries” … come modella … sposandone in pieno l'atteggiamento.

Insieme a “Jordan” è la “musa ispiratrice” che incarna la quint’essenza dell’animo punk.

Venne arrestata in occasione del “Concerto sul battello” (che vedremo in seguito) … tenuto dai Sex Pistols il giorno del compleanno della Regina … durante del Giubileo ….
Debbie fu poi prosciolta dalle accuse.

Debbie:
… “Il Punk ha fatto venire voglia di andare a fare le cose … e personalmente mi ha dato la possibilità di vedere sotto un’altra ottica la vita. Ha poi avuto un effetto duraturo su di me … e tutto quello che ho fatto da quando ho conosciuto il punk è ad esso correlato … in qualche modo” …

Debbie today

The “Face” (numero di febbraio 1986):
… “Debbie Wilson ha lavorato in alcuni film nell’ultimo paio di anni … ed ha appena creato una fondazione di ricerca di opere d’arte sulla biografia di Sid’n’Nancy” …

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Linda Ashby
(???)


Soo Catwoman e Linda Ashby



Simon "Boy" Barker e Linda Ashby

Amica di Malcolm Maclaren.
Fedele sostenitrice della politica “dominatrice” … ossia:

… “un colpo di frusta ed un sorriso ad i signori di tutta la città” 

Gestore di una sorta di “casa appuntamento” … e certamente prostituta lei stessa … divenne contemporaneamente anche un volto della scena punk … entrando a pieno titolo nel “Bromley Contingent” … anche come compagna di Soo Catwoman (entrambe bi-sex) … anche se dell’intera scena … in realtà … rimase più coinvolta dal lato “fetish” del movimento.

Intratteneva i suoi “clienti” nel suo appartamento al St. James Hotel … che peraltro veniva normalmente frequentato anche dai ragazzi del “Bromley” … che lo utilizzavano regolarmente come “posto per dormire” … vista la vicinanza al centro (Bromley infatti è a più di mezz’ora di metro … e dato che dopo mezzanotte non vi sono corse a Londra … i ragazzi vi pernottavano regolarmente).

Nel film di Alex Cox Punk “Love Kills” … nella scena in cui Nancy Spungen viene frustata … il “fustigatore” è uno dei clienti di Linda.

Deve la sua fortuna al suo appartamento al St. James Hotel … divenuto un luogo di culto del “turismo underground” … visto che è considerato alla stessa stregua della stanza nr. 100 del “Chelsea Hotel” a New York (dove venne trovata morta Nancy Spungen) … o del “Beat Hotel” a Parigi (dove dimorarono i massimi esponenti della “beat generation”).

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Philip Salon
(???)





Fra modelle “non-dive” … futuri musicisti … fotografi “ufficiali” della scena … e soggetti in cerca di “strumenti di libido” … Philip Salon incarna la parte più “Rococò” di tutta la sub-cultura punk.

Antipatico “di professione” … scortese … civettuolo … e gay dichiarato (pensate … nel ’76 … senza che nessuno abbia mai urlato allo scandalo come con Tiziano Ferro … o peggio abbia tentato di “rovinare” funerali … come la Annunziata in quello di Lucio Dalla).

La propria aura “burlesque” e di personaggio poliedrico lo fanno sopravvivere alla fine del punk e trapassare magnificamente nella decade successiva, riciclandosi nel “New Romantic” (Visage, Culture Club, Adam and The Ants, Tears for Fears, Eurythmics, Talk Talk … persino Duran Duran e Spandau Ballet, però!!!) …

Philip Salon divenne infatti una presenza fissa nei saloni britannici degli anni 80 … insieme a Steve Strange e Boy Gorge (futuro cantante dei Culture Club) …

Philip Salon - Boy George (1980)

Divenne “promoter d’eccezione” del leggendario “Mud Club” … il locale frequentato normalmente dai divi del movimento “New Romantic” degli anni ’80 … (ma che spesso è stato anche considerato una sorta di “portafortuna” … visto che appena una star lo frequentava … iniziava il suo tracollo artistico).

Contemporaneamente però è stato anche la figura più vicina alle star del “New Romantic” … quando queste hanno vissuti momenti particolarmente difficili.

Per questo motivo lo stesso Boy Gorge … nella sua recente rinascita in veste di scrittore … dopo il tracollo della propria figura artistica … ha inserito Philip Salon fra i protagonisti del suo libro “Taboo” (che altro non è se il nome di uno dei club più infame dell'epoca decadente degli ‘80’es).


Recentemente, su “Holy Moley” giganteggiava una foto di Philip Salon in copertina.


All’interno un giornalista scriveva:
… “Ma non riesco a smettere di guardare Philip. Che brutto figlio-di-un-cagna che è sempre stato per me! … Perché ha snobbato anche me alla premiere londinese di Party Monster! … Sarò proprio perché lui è sempre così scortese con me che continua a mantenere un certo fascino ai miei occhi … Com’è divertente … Certo, lui era una figura ‘enorme’ nella scena New Romantic, questo lo sanno tutti … Un'icona dell'epoca, davvero … Eppoi correva al Mudd Club di Londra, naturalmente, così come molti altri club seminali acid house a fine degli anni Ottanta, tra cui Troy club e Barmitzvah di Saddam Hussein … È stato sempre il sogno bagnato di ogni paparazzo … basta dare un’occhiata a quella fottuta giacca per accorgersi che è la bellezza più completa … una giacca che sfida le leggi della fisica … Oh sì, c’è un personaggio basato su di lui nel ‘Taboo’ di Boy George! … Sono contento di vedere che sia ancora in piedi … bla bla bla … ora vai al diavolo … vecchio stronzo maledetto!” 

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Simone Thomas
(???)

Uno del “Bromley Contingent” è stato Simone Thomas

… "Avevo solo 16 anni … La mia vita ruotava intorno a David Bowie ed i Roxy Music … eppoi vestirsi … ed andare ai concerti. Avevo conosciuto Siouxsie ad un concerto dei Roxy Music … Lei abitava dalle stesse parti di Londra come me … ed ha cominciato a uscire con Steve Severin … Diventammo famosi come ‘Bromley Contingent’ dopo che i Sex Pistols hanno suonato al Orpington College … e siamo stati i primi fans di fatto. È stato realmente come trovarsi in prima fila sul mondo … i primi in tutto. È stato assolutamente fantastico … ed irripetibile" …

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Bertie “Berlin” Marshall (Bertie Marshall)
(??? 1960 - Greenwich, Londra)



"Berlin" - Siouxsie

Berlin …  Spudoratamente "Berlin" …

… rappresenta nel “Bromley Contingent” la parte più ambigua e per certi versi … “malata” … vista anche la sua incontenibile passione per i Velvet Underground più viziosi ed autodistruttivi … ma soprattutto per il suo sconfinato amore per Lou Reed … 

… il soprannome “Berlin” infatti non viene scelto a caso … 
… Spudoratamente "Berlin", dicevo … 

Al termine dell’era punk non si riciclò in alcun altro movimento … restando per certi versi “fedele” allo spirito primordiale …

Divenne presto scrittore underground … pubblicando un primo romanzo … “Psychoboys” … nel 1999 … che ebbe un notevolissimo seguito … considerata soprattutto la tematica (molto “non-commerciale”).


Nel 2001 ha inoltre pubblicato “Berlin Bromley” … ossia la personale memoria della sua esperienza nel “Contingent” in quei giorni così “speciali” … ma anche della situazione dei ragazzi nelle periferie … che fu recensito positivamente addirittura dal giornale “The Guardian" e dalla rivista "Time Out London" … (chi l’avrebbe mai soltanto pensato?).


Ecco una lunga intervista dell’ottobre 2001 che Andrew Gallix fece a Bertie Marshall (in concomitanza della futura pubblicazione di “Berlin Bromley”):

[domanda]: Ci puoi raccontare un po’ della tua vita nel sud di Londra prima dell’arrivo Punk?
[BM]: … “Vuoto … isolamento … la noia terminale … L'unica cosa da fare era andare per mercatini … negozi di beneficenza … in cerca di buoni affari in calzature e vestiti … Mi sono trasferito a Bromley nel 1969 … da Catford … a tre porte di distanza dalla madre di Bowie … Mi è capitato di sentirlo provare a volte … il ‘Duca’ … con quello stridore di chitarra elettrica … Ho lasciato la scuola a 13 anni a causa di un bullismo costante … poi sono andato alla deriva … fino a quando ho incontrato Simone Thomas … Simon Barker … e Steve Severin” …

[domanda]: Che cosa ti è piaciuto di loro in quel momento?
[BM]: … “L’insolito … Steve era timido e sognante … Simon era furbo e raccapricciante … Entrambi avevano una grande conoscenza di musica … e film … ed erano molto eleganti” …

[domanda]: Quando hai cominciato a chiamarti Berlin? Perché la fissazione con “Cabaret” e tutto il resto?
[BM]: … “Nel 1976 … Mi è piaciuto il film ‘Cabaret’ … soprattutto per via di quel misto estetico … visto con l'occhio di Isherwood per i dettagli … e la descrizione brillante della Germania di quel periodo … tutto così evocativo. Sembrava che ci fosse una qualche correlazione con la Londra del 1970 … Ho particolarmente apprezzato il ‘look’ nazista … così ben mirato … e tutto meravigliosamente nero” …

[domanda]: Raccontaci le tue influenze a parte i soliti: Bowie, Roxy Music, Arancia Meccanica, The Velvet Underground …
[BM]: … “Patti Smith, Nico, Yoko Ono, Bowie naturalmente … anche Alice Cooper di ‘School’s out’ … Mi piaceva anche Billy Holiday, Edith Piaf e Barbara” …

[domanda]: Credo che tu conoscessi già il ‘Sex’, la boutique di Malcolm McLaren, prima di conoscere i Sex Pistols. Avrai da raccontarne un sacco in proposito.
[BM]: … “Il sabato solitamente … Andavamo al negozio prima ancora di vedere i Pistols … Jordan era incredibile … Come Anita Pallenberg viene considerata il sesto membro dei Rolling Stone … Jordan è sempre stata il quinto membro dei Sex Pistol” …

[domanda]: Quand’è che tutti gli altri entrano nella scena: Siouxsie, Debbie, Billy Broad (futuro Billy Idol), Sharon, Tracey O'Keefe? Ed inoltre, Sue (Lucas) Catwoman era un membro della banda?
[BM]: … “Ci siamo incontrati tutti alla mia festa … tranne Catwoman Sue … che è sempre stata un impostore ed un cane rognoso … Non piaceva a nessuno … aveva sempre quello sguardo di chi sa di essere al posto giusto al momento giusto … Eppoi lei non era nemmeno di Bromley!” 

[domanda]: La leggenda vuole che Simon Barker abbia partecipato ad un concerto di inizio Pistols (dicembre 1975) e sia stato l'unico ad applaudire alla fine. Quanto tempo dopo arrivi a vedere la band? Quali sono state le tue impressioni?
[BM]: … “Al ‘100 Club’ … Chaos … Erano una vera e propria ‘rivolta’ … pericolosa … un gran casino di rumore e feedback. Non c'era niente in giro come loro, al momento … tranne forse gli Stooges, Jayne County [allora si chiamava Wayne Conty] o The New York Dolls” 

[domanda]: Quando la stampa si accorse di voi ai concerti dei Pistols ed inizia a chiamarvi ‘Bromley Contingent’? Vi è dispiaciuto essere accomunati in questa etichetta? In che misura McLaren vi ha utilizzato per dare l'impressione che ci fosse un intero, grandioso movimento dietro la band?
[BM]: … “Io credo che Malcom McLaren abbia avuto l’idea di creare la scena intorno ai Sex Pistols prendendo per modello la ‘Factory’ di Andy Warhol attorno ai Velvet Underground. Penso sia stato qualche giornalista del ‘N.M.A.’ ad affibiarci il soprannome di ‘Bromley Contingent’ … anche se davvero non riesco proprio a ricordare chi … Per me … trovare una personale identità nel gruppo non è mai stato un problema … Ero felicissimo di far parte di una scena freak che potevo condividere con altri … persone queste con cui non faticai affatto per entrare subito in amicizia” …

[domanda]: La fanzine ‘Anarchy in the UK’ uscì con le foto di Ray Stevenson del ‘Bromley Contingent’ in gran parte per promuovere l'idea di una scena che circonda i Pistols. Dove avevate preso tutte quelle immagini divenute poi leggendarie?
[BM]: … “All’appartamento di Linda Ashby al ‘St James Hotel’ … A lei piacquero subito tutti quei graffiti sulle pareti … Linda ha ottenuto molto dalla scena … ed in modo rapido … e questo è piaciuto molto anche a noi” 

[domanda]: Chi era Billy Idol come in quei giorni?
[BM]: … “Billy era un tesoro allora … prima di tingersi i capelli di biondo e formare Generazione X … Era solito darmi un passaggio a casa nel suo furgone Ford Transit … Io non lo vedo da vent'anni … Era un dritto, ma in un modo piacevole” …

[domanda]: Nel libro di Jon Savage, ‘Englands Dreaming’ (p. 184), hai precisato che ‘Siouxsie e Steve Severin’ sono in realtà stati un ‘giocattolo piccolo’. Stavi facendo riferimento, ad esempio, alla volta in cui tenevi Siouxsie al guinzaglio in un wine bar di periferia? A questo genere di cose?
[BM]: … “Dovresti leggere il mio libro [BERLIN Bromley] quando parlo di quello!” …

[domanda]: Sempre in Englands Dreaming’ (p.183), Debbie Wilson spiega che ‘la gente pensa che i primi giorni del punk erano tutti colpiti e coinvolti dai concerti dei Sex Pistols … Ma per me ciò che veramente valeva era campeggiare giù a Park Lane con una banda di transessuali … tutti i miei amici: John, Blanche, Tracey, Berlin … erano tutti in gioco … È successo tutto a Park Lane: era il luogo più scandaloso del mondo … c’è stato un momento in cui addirittura prostituirsi non era la cosa peggiore da fare … e questo modo di vedere entrò a far parte della nuova Londra’ … Che ruolo ha svolto una ‘dominatrice’ come Linda Ashby nell’introdurre la prostituzione per ‘la nuova Londra’? … Potresti descrivere l'atmosfera nel suo appartamento al ‘St James Hotel’ (dove Simon Barker veva affittato una stanza) e dirci della tua esperienza personale sulla prostituzione? Quando è stata fatta quella foto di te e Jordan al St James hotel?
[BM]: … “Non è Linda che mi ha avviato alla prostituzione. È successo tutto quasi per caso … Linda non ha mai lavorato sui marciapiedi come abbiamo fatto ‘noi’ tutti … aveva un ‘dungeon del sesso’ (un nascondiglio, un posto dove esibirsi) proprio in Earls Court … Sì, eravamo prostitute in tenuta bondage … grazie a Westwood e McLaren … e personalmente l'ho condito con una faccia piena di trucco, naturalmente … Dio … ero un bel ragazzo allora - una specie di Bambi che incontra Wiona Ryder! … Prostituirsi non era divertente, comunque, non credere … Era lercio … ma avevo bisogno di così tanti farmaci … e li ho ottenuti grazie a questo … e gli oppiacei … per farsi al doppio della velocità … È davvero questo che mi ha fatto arrestare a livello emotivo … Avevo un amante, in quel momento, che era un ex-pugile, marinaio, ladro … è stato quindi un po’ come vivere come Jean Genet … Lui era molto bello e, naturalmente, un bastardo … Mi sentivo come un osso magro … che i vecchi e gli arabi potevano rosicchiare per 20 sterline … Appartamento di Linda era arredato con cura … divani e tende di velluto … è stato il mio primo contatto con un certo tipo di fascino … È stata molto generosa, con le sue pillole e vodka che aveva e ti inviava alle 4 del mattino … Non c’era estetica punk per tutti … lei era molto anni '70 … Linda era molto schizzata però … lunatica … una regina del dramma … han detto tutti questo di lei, una volta fuori … Simon ha finalmente affittato una camera qui, ma questa è la sua storia, non la mia. Quella foto di Jordan ed io è stata scattata nel corridoio di Linda nel 1977 da Simon Barker … Avremmo dovuto essere intervistati e fotografati per qualche fanzine che non l’ha mai pubblicate … Che cosa non si può vedere nella foto è che ho addosso sei pollici di tacchi a spillo. Che “sgualdrina” che ero!” …

Berlin - Jordan

[domanda]: In ‘Vacant: A Diary of the Punk Years 1976-79’, Simon Barker ricorda come ‘l'hardcore della scena punk di Londra lo si incontrava di notte’ (p. 63) al ‘Louise’, un club di lesbiche. Debbie, in ‘England’s Dreaming’ (p. 183), spiega che ‘è stato il Bromley Contingent che ha introdotto i Pistols alla scena gay’ (p. 183). Steve Severin sostiene addirittura che ‘Tutto nacque da quella scena gay’ (‘Rotten: No Irish, No Blacks, No Dogs’ a pag. 202). Quanto è stata importante la scena gay nei primi giorni del Punk? Forse l’entourage dei Pistols danzavano soul e disco nei locali come il ‘Louise’?
[BM]: … “Io e Siouxsie ballavamo Diana Ross e soul vari … La scena gay non è una scena di allora … era ancora un sottobosco … ed io lo amavo per questo … e per questo motivo è stato ancora più eccitante … Nessuno ti fastidio nei bar/club gay … forse qualcuno potrebbe risentirsi un po’ per il tuo ‘essere diverso’ … ma non c'era violenza” …

[domanda]: L'8 giugno 1977, Nils Stevenson scrisse nel suo diario che ‘Gli Psychos affermarono che stavano per abbandonare la nave’ (Libero pag 102.) … Alan Jones, un altro personaggio famoso della scena prima Punk, ha spiegato (vent'anni dopo) che ‘il primo Punk diventò una cosa meno di moda, meno divertente e più violenta. L’episodio della festa in barca al Giubileo è stato il punto di svolta per me e da allora ho rinunciato ed iniziato ad indossare abiti alla Village People e mi sono trasferito in una roller disco!’ (‘Vacant’, p. 103). Hai avuto anche te un'esperienza simile?
[BM]: … “Nix!” (esclamazione inglese che equivale al nostro “ni”) 

[domanda]: Oltre ai Sex Pistols, seguivi qualche altra band Punk?
[BM]: … “Patti Smith, le Slits, X-Ray Spex, Jayne County, New York Dolls, Iggy Pop. Odiavo quasi tutto il resto” 

[domanda]: Sai cosa è successo a Debbie, Simon Barker, Linda Ashby e Sue Catwoman? Hai ancora modo di vedere alcune delle persone di quei giorni?
[BM]: … “Vedo Siouxsie e Steve. Siamo amici ormai da 25 anni! … Sue Catwoman? … chi se ne frega? Linda è totalmente scomparsa. Debbie non lo so. Simon vive a nord di Londra e, a quanto pare, è una ‘vecchia regina infelice’!” …

[domanda]: Molti New Romantics (Steve Strange, per esempio) sono usciti dal Punk. Eri interessato a quella scena che, in un primo momento, ha condiviso molte analogie con il Bromley Contingent?
[BM]: … “Steve Strange ha cercato di farmi coinvolgere in quella scena, ma ero troppo bruciato. Ho avuto un incontro con lui e Rusty Egan e mi hanno pregato e ripregato! … Secondo me semplicemente non hanno l'energia … ed inoltre non volevo saltare da una scena all'altra … e giustamente anche perché i New Romantics erano orribili” …

[domanda]: Nel 1980 hai formato una band new wave chiamata Behaviour Red. La band ha pubblicato un unico singolo, nel 1982, con una Bertie Marshall dall’aspetto molto gotico sulla copertina (‘Mani in un atteggiamento di preghiera’, come hai scritto tu stessa nel tuo romanzo). Puoi parlarci un po’ della band e delle sue influenze?
[BM]: … “Qualcuno ha detto che ero come una combinazione di Siouxsie e Sid Vicious! Hump! Ho voluto mettere in musica la poesia in qualche modo … Era un quartetto … basso, batteria, chitarra ed io alla voce e piccole parti di percussioni … Io ho scritto tutte le parole, naturalmente … È stato bello per un po' … Il chitarrista ed io eravamo ottimi collaboratori … Era biondo con gli occhi verdi e sexy … siamo diventati fratelli di sangue, ingenerando l'orrore nella sua ragazza … Abbiamo suonato in tutta Londra nell’81-82 in piccoli club. Il nostro singolo ‘Kekekekyaya' spaccava … un sacco di feedback di chitarra stridente e ritmi tribali e psichedelici … Se stavo copiando la mia cara Siouxsie, non ne ero cosciente: ho avuto un reale interesse e nella magia, il voodoo … anche nell’eroina ed il make-up … Eravamo un gruppo di ragazzi abbastanza affiatati … È essenziale disporre di ottimi ragazzi nella musica pop/rock … Ho urlato squarciandomi la gola … Qualcuno ha voluto mettere su un singolo e così abbiamo fatto … Ha venduto 300 copie, ma ho suonato da John Peel … ma poi basta” …



[domanda]: Hai iniziato a scrivere all'età di 16, il che significa che l'inizio della tua carriera di scrittore ha coinciso con il Punk. C'era una connessione tra le due cose?
[BM]: … “Non proprio. Ho iniziato a scrivere su quaderni di scuola … degli ‘sproloqui’ indotti dalla caffeina … solo effusioni della mia mente adolescente … ma suppongo che fosse punk. Odio questo termine! Che cosa significa? Nulla al momento” 

[domanda]: Ti descrivono come un ‘avido lettore’: gli scrittori che ti hanno ispirato a mettere nero su bianco? Quali leggi ancora adesso?
[BM]: … “Marguerite Duras, Jean Rhys, Denton Welch, Burroughs, Anna Kavan: per lo più scrittori francesi o americani del 20° secolo … Non riesco a leggere letteratura classica … Non mi coinvolge … Non leggo per piacere … leggo per l'intenzione … per vedere ciò che lo scrittore sta dicendo sotto le parole … quello che sta nascondendo … cosa sta succedendo nella sua vita e che lo spinge a trasformarlo in finzione” 

[domanda]: Come hai conosciuto Kathy Acker nel 1994? Perché ha un tale ‘influenza determinante’ sul tuo lavoro?
[BM]: … “Kathy è stato l'ultimo dei ‘punk’ nel suo atteggiamento … un autentico pirata … L’ho conosciuta gli ultimi tre anni della sua vita … Era venuto a parlare in un club letterario a Brighton, dove ho lavorato come PA … Ci siamo immediatamente piaciute … lei amava la mia 'storia' e, appena ho iniziato a pensare ad intraprendere il lavoro editoriale, mi ha suggerito il ‘fai da te’ … inviando alcune copie del mio lavoro in giro … a case editrici negli Stati Uniti … in modo che la gente iniziasse a conoscere il mio lavoro … Così ho scritto la mia roba … ed il mio ragazzo ha impaginato e stampato tutto … ed abbiamo inviato il materiale … Non era una pubblicazione del tipo di cui potersi vantare … era più lo-fi …  ma mi ha posto all'attenzione di Dennis Cooper e Ira Silverberg di Grove Press a New York … Kathy mi ha solo incoraggiato ad cominciare in realtà … a non aspettare che l'editoria si accorga … visto che loro sono solo interessati al commercio e non alla qualità del lavoro … E mi è sempre piaciuto il suo lavoro per la sua intelligenza e la qualità di sperimentazione … Lei con ogni nuovo libro era costantemente orientata a spingere ed a distruggere le aspettative … Vedete … lei era realmente molto 'punk' … e lo era davvero” 
          
[domanda]: Su Spike Magazine hai detto che il tuo primo romanzo è stato ‘un resoconto molto romanzato dei primi giorni del Punk’. Perché non farlo pubblicare?
[BM]: … “Perché è assolutamente ‘non-commerical’ … eppoi è il momento sbagliato … soprattutto per il primo libro. È passato attraverso sei progetti diversi … ed un agente … poi ho pensato ‘cazzo’ … quindi ho iniziato subito con ‘Psychoboys’ invece … senza neanche un briciolo di compromesso” 

AM: Dopo la pubblicazione di ‘Psychoboys’, hai tentato di prendere le distanze dalla scena letteraria gay. Perché?
[BM]: … “Perché io non voglio essere conosciuto come ‘scrittore gay’ … La scrittura è per tutti, non solo per chi sventola la ‘bandiera arcobaleno’ … Odio essere incasellato … a qualsiasi livello … odio i pregiudizi … La scena della letteratura gay non ha la minima idea di chi io sia davvero … Eppoi scusa ‘la letteratura della scena gay’ … ma che vuol dire? Che ci saranno anche ‘arredamento’ gay prossimamente?” 

[domanda]: Prima di trasferirsi a New York nel 1997, sei vissuta a Brighton. Perché ti sei spostata da Londra? Brighton ha avuto un impatto sulla tua scrittura? Allo stesso modo, New York ha influenzato il tuo secondo romanzo (ancora non pubblicato) ‘Torn’?
[BM]: … “Odiavo Londra, in quel momento … il mio compagno era di Brighton e volevo essere in riva al mare, quindi ci siamo spostati … Ho scritto molto a Brighton, perché era un posto stranamente remoto … Abbiamo fumato hash tutto il giorno e ho scritto diversi libri lì, ho avuto un po' di soldi dal locale Arts Council e con quelli abbiamo trascorso un fine settimana non molto sporco ad Amsterdam … Mi sono trasferito a New York nel ‘97 … dopo è uscito ‘Psychoboys’ … per spingere un po’ di là … e così mi sono innamorata della città e la sua gente … Per me è stato come ‘la bella addormentata’, lì … era tutto così grande … ho scritto ‘Torn’ … ne ho iniziato uno nuovo … ed ho scritto cose ‘freelance’ … Ho vissuto momenti meravigliosi … di droga e amore … Ciò ha influenzato il mio lavoro? Certamente … A suo modo è stata una storia d'amore vissuta in tanti modi … Spero che tutto sia rimasto ancora lì, così posso tornare indietro quando voglio” 

[domanda]: C'è un elemento definito di ‘nostalgie de la boue’ nel tuo lavoro (l’adolescente ‘Rez’ che affitta il suo ‘cazzo’ al vecchio transessuale Ms. Thing), ma anche una grande quantità di umorismo al tempo stesso (“Berlin Boy” che viene sodomizzato con il burro di arachidi da Haagen Dazs con una barretta di cioccolato). Puoi commentare questo?
[BM]: … “È la mia versione alla storia di Marianne Faithfull … mars da bar ... inoltre ho trovato divertente scoprire di avere un senso dell'umorismo … Anche nella tragedia c'è qualcosa di umoristico … ho visto ‘Amleto’ di Peter Brook recentemente a Londra … ed è stato molto divertente” …

[domanda]: Leggendo il tuo romanzo mi sono ricordato di Rabelais, Joe Orton, Ronald Firbank e Alasdair Gray. Qualcuno di questi autori è in un certo senso stata un'influenza diretta?
[BM]: … “no Yuk! (certo che no, cavoli!)” …

[domanda]: A cosa stai lavorando attualmente?
[BM]: … “Sto lavorando a ‘BERLIN Bromley’ … un racconto autobiografico della mia vita nel 1976-77 … Sarà probabilmente la mia pugnalata … solo qualcosa di vagamente commerciale … C'è anche una certa necessità di mettere le cose in chiaro … ma in realtà solo raccontare la mia storia nel modo più semplice possibile, in merito a quei due anni incredibili … Poi sto contemporaneamente lavorando ad un altro romanzo … ‘England's dead’ … che mi sono trascinato in giro per diversi continenti negli ultimi due anni … e purtroppo ho scritto solo 58 pagine! … Stilisticamente, è come una sorta di ‘letteratura strappata’ … ma spero venga pubblicato …  Trovo difficile parlare del lavoro quando sono ancora coinvolto in esso … Ho sempre bisogno di prendere le distanze per un anno o due almeno … per vedere il tutto chiaramente …Finirò con una citazione di Marguerite Young … che ha scritto un romanzo di 1200 pagine … ‘Miss MacIntosh, My Darling’: … se non riesci ad ‘esserti’ ossessivo, fai una cosa: … non amare … non vivere … e vedrai che sicuramente non avrai mai niente da scrivere” 

Del libro “Berlin Bromley” di Bertie “Berlin” Marshall si è anche scritto:
… “Difficilmente la lettura è più difficile … e francamente tutta la composizione, proprio … e nel globale … è semplicemente terribile … Ma c'è qualcosa di molto accattivante su questo suo ‘nuovo modo’ di scrivere … Sono sicuro che sia tu … che tutti quanti … sanno che Bertie "Berlin" Marshall è stato nel ‘Contingent’ della cosiddetta ‘Bromley’ … il gruppo di bambini ‘lost’ … che Maclaren e Westwood ‘usarono’ per creare un'immagine intorno ai Pistols … Ma se leggendo questo libro tutti si aspetterebbero aneddoti incredibili … e storie di succosi racconti punk … ne rimarrete delusi … Scoprirete che il punto focale della filosofia del gruppo era solo ‘incontrarsi’ … ‘vivere assieme promiscuamente in totale libertà’ … ‘aggregazione’ … (e nient’altro!) … ed i rapporti intessuti dal “Bromley Contingent” erano fondamentalmente solo uno degli aspetti che attraversavano le loro giovani vite … una sorta di ‘nota a margine’ del loro … ‘I like’ … Dentro troverete più di una ‘storia triste’ … lercia … malata … di chi si è trovato a crescere nel fatuo mondo ‘macho’ dei ‘70’es … di chi si affacciava alla personale ‘tenera età’ malgrado avesse preferito essere ‘una ragazza’ … un po’ come una ‘Naked Civil Servant’, ma della generazione punk … e però scritta in forma di prosa. Bisogna dire che nonostante tutto … vale la pena di leggerlo (il libro) … per il solo fatto che elimina completamente qualsiasi senso di mistero tramandato sin dai tempi dell’a.C. … Ragazzi (questi) che presto si renderanno conto (Siouxsie inclusa) che globalmente erano in realtà nient’altro che un gruppo di ragazzacci ‘outsider’ … e che si sarebbero comunque … comunque! … a prescindere dai velocissimi giorni di quel ‘magico momento’ … sempre trovati a ‘vivere’ la periferia per il resto delle loro vite … a vivere ‘in’ periferia … le ‘periferie di tutto il mondo’ … le periferie di ‘qualsiasi’ mondo … D'altronde … non era ed è sempre stato questo … il loro destino?” …

Dopo aver vissuto a New York … dal 2001 e per due anni si sposta a Berlino 
Nel 2004 ha addirittura realizzato un cortometraggio … dal titolo "Peehole" … insieme al cartoonist statunitense Mike Diana … peraltro proiettato sia alla "The Horse Hospital Gallery" di Londra … ed al "Museum of New Art" di Detroit  

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Tracie O'Keefe
(???)







Una delle storie più tristi di quei giorni.

Commessa/modella del “Sex” …
… e del “Seditionaries” …
… nonché membro del “Bromley Contingent”…
… fu una dei primi fans dei Pistols …

… Tracie ha addirittura ballato nella gig “Screen on the Green” …

Arrestata assieme a Debbie Juvenile nel frangente del “concerto sul battello” … per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale … ma fu l’unica a ricevere una condanna (O' Keefe infatti restò in prigione per un mese mentre Debbie venne subito scarcerata) … anche se poi fu assolta in appello … e finalmente definitivamente liberata nel febbraio ’78.



Morì all’inizio del ’78 … appena diciottenne … per un cancro al midollo osseo.


Malcolm fece effettuare delle riprese al suo funerale … (!)
così da utilizzarle nel film “The Great R’n’roll Swindle” … (!!)
… ed ha perfino inviato una corona di fiori con la scritta 'Never Mind The Bollocks - Tracy' … (!!!)
… provocando molto orrore alla famiglia di Tracie … (!!!!)

Beh … per fortuna … almeno non ci ha fatto anche una t-shirt della manifestazione … come ad esempio avvenne per la vicenda di “Sid & Nancy” … (!!!!!)

Ancora un'altra scena “scartata” da questo film (… fuck Malcom …!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)

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Fra gli annali del “Bromley Contingent” girano in realtà altri nomi.

Ad esempio ci sarebbero ancora tali

Sharon Hayman

ed

Alan Salisbury

… di cui però … almeno personalmente … disconosco totalmente ogni informazione in merito …
(in rete non v’è nulla sul loro conto … anche se non fatico ad immaginarmeli non molto diversi dai loro coetanei … nonché … dettaglio che più conta, sicuramente … "con-periferici").

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In realtà al “Bromley” vennero spesso associate figure di altri personaggi … non certo meno “importanti” …

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